
domenica 30 dicembre 2007
Vorrei la voce forte che non ho...

domenica 2 dicembre 2007
esport

domenica 25 novembre 2007
Samba

Detto ciò aggiungo solo una perla su quest’uomo che scrisse Oh que será e la cantò in Nicaragua con i sandinisti, ovunque vada porta con sé le scarpette da calcio per giocare in tutte le parti del mondo. E’ convinto che sia una chiave di lettura del mondo, permette di unire e parlare a Rio come in Marocco e in Italia, credo che Gozzi apprezzerà sicuramente questo punto di vista…un popolo superiore come i cubani, non c’è molto da aggiungere se non un piccolo estratto dalla canzone.
…
Você que inventou a tristeza
Ora tenha a finezade "desinventar".
Você vai pagar, e é dobrado,
Cada lágrima rolada
Nesse meu penar.
Apesar de você
Amanhã há de ser outro dia.
Ainda pago pra ver
O jardim florescer
Qual você não queria.
Você vai se amargar
Vendo o dia raiar
Sem lhe pedir licença.
….
Al di là dei miei commenti la versione di J.Gilberto è bella, se riesco a trovarla su YouTube la pubblico, magari domani perché qua all'internet cafè non riesco ad avere accesso al video, me lo scambia per roba porno, vacce a capi'. Stateme bene e canticchiate in portoghese se potete.
domenica 11 novembre 2007
Ispirazione
Voglio dedicare la striscia a mia sorella e Luca, si dice che qualcuno inizi a rimanere commosso vedendo i bambini a scuola. Sono storie belle, ci rifletto e quasi quasi mi commuovo anch'io...
sabato 10 novembre 2007
Aalborg
E poi sento le notizie di Perugia, sembra che tutti ne debbano parlare, sembra che ormai il luogo sia governato dalla delinquenza, io inizio a preoccuparmi e anche ad incavolarmi. Da un paio di giorni mi ritrovo inquieto, forse perché mi aspetto sempre un po' troppo dalla gente o da certa gente, che magari parla senza sapere le cose, quelli che devono insegnarti come si campa necessariamente, perché loro soli hanno vissuto e non si fermano mai a guardarsi intorno. Ma questo è un discorso vago e confuso che abbandonerò rapidamente, lasciandolo qua in sospeso e senza tante aggiunte, mo è il momento di scrivere a Giovi e basta, come promesso e come voglio.
Un abrazo a los demás
sabato 3 novembre 2007
too many week-ends

Dunque munitevi di patate, pancetta, cipolla e olio di oliva. Cercate possibilmente una pentola di ferro in cucina, altrimenti le comuni antiaderenti funzionano bene lo stesso e forse meglio. Iniziate a pelare le patate e a buttarle in una pentola con acqua fredda, fatele bollire poi bollire per almeno una ventina di minuti. Mentre le patate bollono tagliate la cipolla a fettine insieme alla pancetta e iniziate a buttarle in padella aggiungendo un po' di olio, ma non accendete il fuoco alla padella. Appena le patate sono bollite tiratele fuori e iniziate a tagliarle a fette buttandole in padella con la pancetta e la cipolla. Quando avete riempito la padella accendete il fuoco e fate rosolare tutto per bene, le patate dovrebbero arrivare a fare una leggere crosticina fuori. Ovviamente più pancetta mettete e più viene saporito il tutto. Semplice e pesante come da tradizione tedesca. Mentre scrivo, la radio dell'internet cafè manda sorprendentemente la canzone llorando por Granada, ne rimango commosso e sorpreso salutando la mia amata comunità perugina e salentina in questo primo fine settimana di novembre, stateme bene e pensateme. Presto un'altra cucina col cavolfiore, ma intanto scappo in strada a mostrare le nuove scarpe e a catare in spagnolo, e ripeterò fiducioso il titolo del post, quello che mi ha detto Tanja riferendosi al mio tempo già passato qua! Tschüss
sabato 20 ottobre 2007
Borgo Marinaro

sabato 13 ottobre 2007
Luce mia

sabato 6 ottobre 2007
Bratwurst
venerdì 28 settembre 2007
El pibe de oro

sabato 22 settembre 2007
Semo romani, trasteverini
Grabiella Ferri avrebbe condiviso la mia gioia. Avevo annunciato un racconto e ci sarà, ma oggi la giornata è stata riempita da un incontro, quello con il pecorino romano. Abbiamo trovato un supermercato in cui hanno il pecorino romano, non ho il coraggio di scrivere il prezzo al chilo, ma ne vale la pena e si partirà subito con una serata all'insegna degli spaghetti cacio e pepe, personalmente preparati dal sottoscritto. Dopo la Spagna avevo dimenticato di divertirmi tanto a cucinare, qua per spirito di patria o non so bene come chiamarlo, sto ripercorrendo la tradizione della cucina italiana. Forse sarebbe il caso di chiamarla esasperazione da döner kebap, non riesco più a sopportarne l'odore. Fatto sta che mi diverto davvero. Ma bando alle ciance e veniamo a noi, alla storia promessa, l'immagine rimarrà comunque a celebrare la scoperta del pecorino romano ad Aurich. Mr. Wobben, dicevamo... la persona che ha fondato Enercon, pare dopo un viaggio in Danimarca, pare dopo aver visto là come i contadini si rifornissero di energia elettrica con le girandole o windmills che dir si voglia. Pare, ma questo lo lasceremo alla leggenda. In East Fresia sono tutti contadini, e tutti lavorano sotto la pioggia e al vento, immagino che sia stato facile iniziare a vendere piccoli generatori per la produzione di energia elettrica, facile con un minimo di conoscenze tecniche. In tutto ciò va detto che Wobben credeva in questa tecnologia che rispettava l'ambiente, che aveva permesso ai contadini del nord di avere una risorsa in più, non aveva protetto la propria tecnologia con dei brevetti o lincenze internazionali. Anzi la proponeva e la mostrava a chi lo chiedesse, in buona fede, come credo siano ancora i tedeschi di queste parti. Si ritrovò a spiegare ad un americano il funzionamento della proprie turbine eoliche e gli mostrò i particolari. La società si ritrovò a crescere rapidamente, e se ho capito bene, ma qua forse mi sono distratto dal racconto che mi stava facendo l'avvocato dell'azienda, Mr. Wobben si è ritrovato a poter esportare negli Stati Uniti la propria tecnologia. A poter raggiungere un altro mercato che non fosse quello europeo. Arrivato negli Stati Uniti si ritrovò la propria turbina eolica già sul mercato e con un altro nome, protetta logicamente da brevetti validi per gli Stati Uniti. Iniziò una catena di processi che portò Wobben fino alla corte suprema, con disegni, fogli e documenti che dimostravano come la sua idea e la sua tecnologia fossero state rubate. Ma tutto ciò che riuscì ad ottenere fu di sentirsi chiedere se, date le sue insistenze, non fosse per caso un nemico degli Stati Uniti d'America. Il processo fu perso e la sentenza condannò Enercon a rimanere fuori dal mercato americano fino al 2008, credo, ma su questo temo di essermi perso un'altra volta. Comunque si dice che Mr.Wobben non voglia più avere a che fare con un paese come gli USA, magari questo lo lascio sempre alla leggenda, ma mi piace pensare di lavorare per un uomo che da solo si è schierato contro gli Stati Uniti e la loro corte suprema.
giovedì 20 settembre 2007
Il gatto con gli stivali
sabato 15 settembre 2007
Tutto il resto è noia

sabato 8 settembre 2007
Un piccolo ciclista pelato

sabato 1 settembre 2007
nel blu dipinto di blu

sabato 25 agosto 2007
Next monday

mercoledì 22 agosto 2007
SIM-Karte
Sono colpevolmente in ritardo, ma finalmente ho il nuovo numero tedesco che voglio condividere con il mondo e lasciare su queste pagine a imperitura memoria: +49-15773156094. Ho faticato tre giorni a capire le istruzioni in tedesco per registrarmi e attivare la sim-karte, come la chiamano qua. Nemmeno i tedeschi ce la facevano, si sforzavano a parlare con il call center per me, mentre io maledicevo il loro mondo apparetemente perfetto. L'idea che mi sono fatto in questi giorni di duro lavoro è che non sono brillanti, gli manca qualcosa, ecco. Sono legati ai loro perfetti schemini, ma appena qualcosa va fuori posto vanno in crisi, credo che sia per questo che controllano tutto milioni di volte. Hanno come una serena monomania per la qualità, tutto deve essere di altissima qualità a inizia dalla vita. E stando con loro tutto il giorno capisco che qua si vive davvero bene, davvero. Si vive in un modo e in un mondo difficile da capire subito, ma dove quello che conta sono le persone e tutto ciò che le circonda, o meglio quasi tutto. Manca un po' di vita culturale secondo me, sono pieni di musica jazz e là finisce. Ma ogni rifiuto e sistematicamente differenziato, posso fare il pieno con del bio-diesel a prezzi ridicoli, tutti ti rispondono con un sorriso degno di Padre Pio, traspirano la pace dei sensi. Con tutti i pro e i contro che questo comporta. Immerso in questo verde e tra mille turbine eoliche faccio progressi con la bicicletta, sto entrando in forma e nemmeno me ne accorgo, ormai scendo e salgo alla bersagliera dentro al mio giacchetto impermeabile ad ogni classe di uragano. Inizio a fare chilometri senza accorgermene e so già che al prossimo stipendio inizierò a pensare ad una bicicletta da corsa. Lo so, sono un uomo debole e che resiste pochissimo alle voglie del consumismo. Lancio un saluto al mondo dei bloggers e mi scuso per non passare a lasciare commenti, ma presto avrò più tempo da spendere in ufficio, presto arriuverà pure Aalborg in Danimarca, presto forse l'Irlanda o la Lapponia, ma queste sono novità che lascio per qualche imminente post. Ora una camicia da stirare e un risottod a preparare mi aspettano in casa, a presto
mercoledì 15 agosto 2007
Starting date
Finalmente torno ad aggiornare queste pagine verdognole care ai piu', direttamente dall'unico internet cafe' che abbia trovato, entro qualche giorno avro' sicuramente un piu' facile accesso alla rete che tante gioie regala a quella parte di mondo piu' ricca ed evoluta. Da raccontare avrei davvero molto a cominciare dal viaggio che in due giorni mi ha portato dall'altra parte di Europa, passando per mille paesi e paesotti di cui vi risparmio il nome. Qua il cielo e' grigio e potrebbe piovere da un momento all'altro, credo che continuera' cosi' fino all'inzio della stagione nevosa. Il paese e' carino, sembra di vivere un'altra vita, con altri ritmi e senza problemi, ma senza forti emozioni. Il paesaggio e' piatto e le case aguzze, forse per resistere meglio al vento che sbatte i poveri ciclisti da tutte le parti, ancora non me la sono sentita di prendere la bicicletta per andare al lavoro, la uso semplicemente per spostamenti pre-serali e rilassarmi. Anche perche' la pioggia quassu' arriva e nemmeno te ne accorgi, ti ritrovi bagnato fino al midollo con la gente che amichevolmente sorride in tedesco. Gia' perche' quassu' e' tutto profondamente tedesco. Anche il sorriso che comunque non manca mai per qualche straniero zuppo d'acqua e in biciletta. Da bravo italiano sono gia' passato con il rosso ad un incrocio e chissa' se quassu' il sindaco e' amico di Locchi, chissa' se il t-red colpisce anche i Tedeschi della East Fresia dentro le loro tranquille casettedi mattoni rossi. Chiudo questo primo e stirato post dicendo che forse parlero' piu' spagnolo che inglese, mase andra' effettivamente cosi' lo scopüriremo solo vivendo, hasta pronto a los demas
sabato 28 luglio 2007
Domani...

Il gatto giace stecchito, al di là delle porte chiuse l'aria condizionata impazza e il timore di ripercussioni funeste sul mio delicato equilibrio respiratorio mi preoccupa. A dirla tutta non sento tutto questo caldo di cui si parla, consumo birrette chiare e leggere con la facilità di un'idrovora, ma mi sento bene. L'unica cosa assillante sono le mille domande che continua a farmi da ieri sera la mamma, domande apparentemente inutili e fastidiose, che appena proposte annoiano anche lei che così evita di ascoltare la mia risposta. Non capisco perché lo faccia, sa che non sopporto 'sta cosa, lo sa e si ostina a continuare. Tutto è iniziato con il trasloco di mia sorella nel Folignate, credo che fondamentalmente le manchino i figli, così evito di risponderle male e mi concentro sulla cucina. Ho deciso che da grande sarò un cuoco superbo, ho deciso anche che inizierò a pubblicizzare su queste pagine la mia attività culinaria. Oggi apro la nuova rubrica con il pesto, sperimenterò la ricetta tra Grottaferrata e Rocca di Papa in settimana, da una rapida ricerca nella rete credo di potercela fare. La pasta e i primi sono dei piatti abbastanza semplici da cui partire, il pesto sembra anche uno dei più semplici. Presunti esperti dicono che basti basilico, parmigiano, pecorino, olio, sale e pinoli. Sembra facile, sono convinto di potercela fare. La mamma però passa e smonta sul nascere queste velleità culinarie, si mette a ridere con presunzione e non mi incoraggia. Ma non dovrebbe funzionare diversamente l'educazione di un figlio? Comunque ce la farò, stupirò tutti e sfornerò cucine prelibate. Comincerò a prendere spunto dalla cena di questa sera, ancora sospesa in un'attesa che data l'ora lascia un'ombra di preoccupazione, domani forse scriverò qualcosa di più interessante. Domani...
mercoledì 18 luglio 2007
Primi Giorni
Finalmente torno a riaggiornare queste care pagine tra il verdognole, avrei dovuto farlo da un po' ma gli ultimi giorni con i rimasugli di pratiche da preparare e la roba da portare sopra queste collinette attorno al lago di Albano. Ammetto di non aver molto da fare in queste prime giornate frascatare, devo comunque ancora ambientarmi, anche perché tutto sembra tedesco, a partire dalla tastiera su cui sto battendo con poche dita alla ricerca di simboli conusciuti. Ho difficoltà a scrivere la e accentata, come sempre e come tutti gli italiani che si ritrovano per qualche motivo ad usare tastiere con simboli perversi. Ho capito qual'è il tasto canc però e ne vado fiero. L'ambiente è molto più informale che a Gubbio e tutto sembra facile, basta chiedere e in genere ti dicono di sì. Pare che non ci siano gerarchie, pare che si possa venire a lavorare anche in pantaloni corti o con i tatuaggi sopra la pelata, pare che avrò una macchina quasi solo per me, pare che potrò scegliere quale e come sarà il mio ufficio, dalla finestra davanti a me cantano le cicale e non si vede Roma come promessomi, ma basta affacciarsi e posso controllare maniacalmente la bianca figura della mia punto, vedo che sta ancora là e mi sento meglio. Non capisco perché su questo monitor tutto compaia in tedesco, tutto tranne le mia parole.Vorschau vuole dire Anteprima. Mo vado a curiosare in giro per l'ufficio, per la gioia del compagno Vinti aggiungo che abbiamo una cucina allestita nell'utima stanza dell'ufficio e che presto inizierò a preparare dei dolcetti nella pausa pranzo, mi piacerebbe sapere cucinare i biscotti al miele che non si trovano più nei supermercati, ecco
venerdì 6 luglio 2007
al final ....

martedì 26 giugno 2007
Candeal

Carlinhos Brown è il protagonista di un film meraviglioso che me lo ha fatto conoscere, ora sto aspettando il suo concerto a Umbria Jazz da settimane. Nel film si racconta la storia di un progetto sociale prima che musicale, una favela che non ha più droga, delinquenza e armi. Ha un conservatorio dove musicisti da tutto il Brasile si ritrovano e uno studio di registrazione internazionale. Candeal è un quartiere di musicisti che grazie alla musica si ritrova con acqua e sanità, quello che non ha mai avuto con la droga. Il film racconta il viaggio di Bebo Valdés, un musicista cubano in esilio che vive a Stoccolma e che prima della pellicola pare abbia detto al regista del film: "L'unico luogo al mondo che vorrei visitare prima di morire è Bahia". Anch'io prima di morire voglio vedere Bahia, vedere Candeal e il carnevale. Nel documentario si parla dell'origine africana della cultura cubana e brasiliana, si comincia con il viaggio di Valdés a Bahia in mezzo alla musica di un'intera comunità. La purezza, l'integrità e l'innocenza di Valdés sono la parte più bella del viaggio, quella parte che meglio descrive l'idea del progetto sociale di Carlinhos Brown. Fare a meno delle armi, ma non della musica, capire prima le radici della propria cultura e fuggire dall'obiettività, un punto di vista pretenzioso da cui non si vede mai niente. Le riprese si fermano su strade decrepite piene di piccoli musicisti che non hanno altro se non i suoni africani delle percussioni che nel film nascono in una lezione tenuta in strada da una foglia secca fatta suonare contro la terra. Passando per un ombrello suonato per la piazza si arriva ad essere sommersi dall'insieme di tamburi ciascuno dei quali suona qualcosa di differente. Se riuscite a ritrovare la pellicola guardatela, mette allegria ed è un'esperienza memorabile, andrebbe vista da tutti, e mi auguro che ancora più bello sia il concerto che ci aspetta a Umbria Jazz
lunedì 25 giugno 2007
Ringraziamenti
Un ringraziamento sentito va all’Ing. Simona Moraglia per l’attenzione e l’appoggio fornitemi durante lo sviluppo e la stesura dell’intero lavoro, passando dai mesi più freddi a quelli più caldi.
Come non ringraziare poi i miei genitori che hanno saputo sopportare i numerosi e vari stati di eccitazione nervosa precedenti agli esami, sapendomi offrire sempre un aiuto e garantendomi inoltre un fondamentale appoggio economico nel corso di tutti questi anni.
Vorrei inoltre riservare un ringraziamento particolare a mia sorella per non avermi azzittito quando studiando bofonchiavo nella stanza accanto e per tutto l’affetto dimostratomi.
Credo di non poter aggiungere altro, ma spero che i miei ringraziamenti vadano oltre le parole per tutti quegli amici che negli ultimi anni mi hanno fatto compagnia in tantissime serate e vacanze passate a parlare di tutto fuorché di studio.
L’ultima frase di questo lavoro l’ho voluta lasciare per due nomi soltanto, Oskar Matzerath e Eugene Henderson, grazie anche a loro.
Si è parlato di tesi davanti ad un passito, mi è venuta così una nostalgia per quel periodo orribile da vivere, ma bello da ricordare. Mi ricordo l'intensità con cui l'ho vissuto e la tuta da meccanico con cui giravo in mezzo ad un motore più grande di me. La festa di facoltà ignorata il solo panino pieno di porchetta consumato di corsa tracannando vino alle dieci di sera, prima di tornare in laboratorio a finire le ultime misure. Prima di bruciare un computer da 15000 euro senza dirlo a nessuno. In fin dei conti lo ricordo come un bel periodo e i ringraziamenti ci stanno sempre bene, ora un po' di sonno che domani si torna a Gubbio, mucha suerte pa' todos
venerdì 22 giugno 2007
firefly

lunedì 18 giugno 2007
Zimmerbrunnen

venerdì 15 giugno 2007
Buongiorno Maria

mercoledì 13 giugno 2007
Confindustria

martedì 12 giugno 2007
Lezioni di nuoto


giovedì 31 maggio 2007
hell is chrome - 2
la giacca è quella, la barba è la stessa, le espressioni si ripetono...trovo la cosa idilliaca e dico grazie a Gozzi che mi ha inviato il link
hell is chrome - 1

domenica 27 maggio 2007
passeggiando in bicicletta

lunedì 21 maggio 2007
Farà piacere un bel mazzo di rose
Il giro è iniziato da qualche giorno e io ancora non sono riuscito a parlarne, immagino per la noia che mi ispirano i protagonisti delle ultime edizioni. Da quando non ci sono più Bugno e Indurain, con Chiappucci in mezzo, non è più la stessa cosa. In quegl'anni mi sono appassionato a questo sport. Trascinato dal Pampa, ormai mi sto dedicando alla corsa campestre fino a sfociare nella contemplazione del baseball sotto lo schioppo del sole di maggio. Non avrei mai detto di poter apprezzare tanto la corsa fine a sé stessa, immaginavo che solo la corsa verso qualche alibi potesse allettarmi, al massimo concepivo la corsa come fuga. Invece è piacevole, si osserva un mondo pieno di cani e cagnolini. Un mondo che appare fastidioso dietro un animale che ansima scondizolando, lo stesso mondo che ti propone cacate proprio dove tu avevi deciso di passare per aggirare le vecchiette che passeggiano in fila per quattro. Un paesaggio verdastro appena fuori dalla città e dove comunque appare la Giulia che ti saluta gridando e'l ve'. Stradine che salgono e scendono e bambini che montano in bicicletta per la prima volta. Io che evito i ponticelli come il Diavolo, quelli con le curve strette dove il bistrattato Belzebù non riesce a passare, un po' come succede a Trippa. Ma sotto sotto la corsa è solo un modo per dimenticare questo Giro orribile dove Di Luca punta alla maglia rosa e Savoldelli può vincerla per la terza volta. E' brutto, così. Molto. E io per dimenticare corro, con il Pampa che chiacchiera e sbuffa, con le vecchiette che chiacchierano senza sbuffare e lo faccio sotto un sole che non ce la fa ad abbronzarmi la capoccia. Annuncio al compagno di corse che sabato prossimo si punta ufficialmente ai due giri blandi, e forte delle mie scarpe nuove e orribili canticchio davanti all'imminente mezzanotte pensando alle imminenti scalate dolomitiche.
E tramonta questo giorno in arancionee si gonfia di ricordi che non saimi piace restar qui sullo stradoneimpolverato, se tu vuoi andare, vai...
mercoledì 16 maggio 2007
Andalucia te quiere

mercoledì 9 maggio 2007

Maledizione, avrei voluto scrivere degli attimi persi, quelli in cui dovresti fare qualcosa e non la fai, per pensarci meglio e per paura, ma così ti perdi l'attimo e ti perdi, tu con la tua incertezza. Mentre cerchi le parole giuste l'attimo di usarle se ne va, porca miseria. E il peggio è che ne dovrai trovare delle altre perché le tue parole sono appena state usate da chi quell'attimo non l'ha perso. Mentre le cerco nel vocabolario dei sinonimi e dei contrari, sorrido alla striscia di Calvin e auguro a tutti un meraviglioso tentativo di fuga dagli obblighi del nuovo giorno, che vada bene o meno conta poco. E' bello pensare semplicemente al momento in cui ci si proverà
domenica 6 maggio 2007
il guardiano di greggi

Un giorno che Dio stava dormendoe lo Spirito Santo svolazzava,egli andò alla cassa dei miracoli e ne rubò tre.Con il primo fece sì che nessuno sapesse che lui era fuggito.Con il secondo si creò un Cristo eternamente umano e bambino.Con il terzo creò un Cristo eternamente in crocee lo lasciò inchiodato alla croce che c'è in cieloe che serve di modello alle altre.Poi fuggì verso il solee scese con il primo raggio che gli capitò.Oggi vive con me nel mio villaggio.E' un bambino bello di riso e naturale.Si pulisce il naso al braccio destro,sguazza nelle pozzanghere,coglie i fiori e li ama e li dimentica.
Riportare tutta la poesia sarebbe un problema, anche per la mia mano che va sgonfiandosi, ma che ogni tanto torna a pizzicare, questi sono i versi più belli, dove si legge la semplicità di gesti importanti. E di gesto in gesto chissà quali saranno i gesti rituali così magnificenti e posticci che si faranno nelle chiese proprio in questa mattinata, dentro a architetture così scompensate e sontuose che malamente si adeguano ad un abbraccio o ad un gesto di pace. Bisogna invocarlo il gesto di pace là dentro. E una volta invocato ci si sente meglio tutti, senza capire la stupidità della cosa, di quel timore imposto dall'alto che ormai sovrasta il parlamento, i concerti e i diritti di molte minoranze. Senza semplicità si vogliono esseri cantare la gloria, invece di esistere e basta come degli esseri in quanto tali senza che siano anche cantanti.
e godendo del nostro comune segretoche è di sapere dappertuttoche non c'è mistero nel mondoe che tutto vale la pena.
Ma basta chiacchiere vado a fare un po' di fatti con qualche pagina da studiare e i lavori da consegnare domani. Buona domenica a tutti
giovedì 3 maggio 2007
Ci sono anch'io

domenica 15 aprile 2007
Tam Tam

Oggi tra gli scaffali a sinistra delle scartoffie che mi circondano ho rivisto il tamburo, quello di latta, vero e proprio. Quello che rimane generalmente appoggiato proprio sopra il libro. Non è come il tamburo di Oskar, è blu, ma come insegnano da bambini è il pensiero che conta. Così faccio finta che sia rosso e bianco. Oggi il pensiero mi ha aiutato a tamburellare. Mi sono messo a suonarlo sul letto, è liberatorio, uno strumento musicale meraviglioso. Ho provato a suonare vete de mí. Ho provato a suonare gracias a la vida. Ho continuato cercando di improvvisare. E' stato un insuccesso, la mia capacità di adeguarmi al ritmo è pessima, mi distraggo divagando sul tema musicale. E dire che la citazione meriterebbe molta più attenzione e molte più considerazioni, sulla natura che hanno solo le scelte personali. Che poi personali non sono quasi mai, si riflettono sulle persone che ci stanno intorno e in un modo o nell'altro condizionano anche loro. I rapporti cambiano per una scelta o per il suo sentimento. Oskar suona il tamburo e il mondo piange, succede che lui lo voglia o no. Ma per l'ora tarda è un discorso lungo e la mia prossima giornata si annuncia intensa e chissà se è bella Cremona. Riprenderò il discorso presto. Per ora mi limito a tamburellare la tastiera di questo portatile augurando a tutti una buona notte con i sogni d'oro a cui tengo in modo particolare
giovedì 12 aprile 2007
il titolo non c'è

Forse è la volta che riuscirò a liberarmi di questi maledetti lavori del master, forse no, comunque vada alla prossima reincarnazione voglio diventare un dittatore e decidere ciò che è bene e ciò che non lo è. I master non lo saranno, continuerò poi abbattendo la parte squallida di Praga e dichiarando fuori legge i boy-scout, probabilmente dando più potere alle giovani marmotte fino a quando non mi manderanno a letto. Tornerò a scrivere qualcosa di decente presto, comunque
venerdì 6 aprile 2007
Elettronicamente

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