martedì 18 novembre 2008

Starving Lazzaro

Ho fame, forse anche un po' di sete e sto ancora in ufficio. Aspetto fiducioso la cena che forse non arriverà e mi rimetto a scrivere tra il verde di queste pagine. Sono ormai mesi che trascuro i racconti e gli aneddoti dei primi periodi di questo verso aquel, complici due assenze quella di una connessione internet e la mia durante i week-end che spendo tra il letto, il nipote e l'amata Cla. Tra l'altro non rigorosamente in quest'ordine. In tutto questo tempo c'è stato facebook che non c'è più, c'è stato un abbozzo di influenza che non c'è più, c'è stato Aurich che ritornerà, c'è stato anche il mio rifiuto alla cultura e all'arte da cui sto uscendo, ma che lascerà degli strascichi che mi terrò stretti, c'è stata a dire il vero anche una festa cool e tante altre cose. In tutto questo esserci non c'è più Alitalia, ma sinceramente non me ne potrebbe importa' de meno. L'ambiente cool descritto da Gozzi, un po' me piace, un po' me fa apprezza' quella romanità che tanto critico, un po' e basta però. Anzi adesso che ce penso voglio torna' in una festa cool al più presto insieme a Gozzi, vorrei tornare a spettegolare vedendo tutti quei gruppetti che parlottano bevendo mentre tutti si chiedono dove si sono già visti. Lo faremo prima che Giovy abbandoni del tutto la capitale, magari lo faremo la sera stessa che mangeremo un bel piatto de seppioline coi piselli come piace a noi della media valle del Tevere. Detto questo la mia fame è cresciuta, i miei compagni saranno presumibilmente all'uscita 25 o 26 der grande raccordo anulare e io mi voglio impegnare a non far morire definitivamente questo blog, perché come insegna un grande scrittore che qualcuno riconoscerà nessuno si merita di morire due volte. Bona notte e sogni d'oro a tutti

sabato 20 settembre 2008

al freddo e al gelo

Perugia e la campagna del Ponte sembrano fredde viste da qua, sembra freddo anche il vento che agita quello che probabilmente è un leccio e che sta davanti alla mia finestra. Il fastidio per il solito malanno da raffreddamento inizia a passare e così ho deciso che magari si poteva tornare anche a scrivere nel blog. Giusto per ridargli un po' di vita, riprenderà comunque piena dignità appena riuscirò a guadagnarmi una connessione a Montecompatri. Evidentemente il mio fisico ormai è allo sbando e non tollera più il minimo accenno di frescura, il che rende inspiegabile la mia ultima attrazione per i paesi del nord. Mi compiaccio ad immaginarmi salire in biciletta la mattina per andare al lavoro, nel gelo circostante, poi qualcosa mi ferma sempre, credo che fino in fondo non ce la farei a stare lontano da questo pease di pezzenti. Rimane in ogni modo l'idea mista alla voglia di provare prima o poi a vivere e lavorare nel Nord. In un paese ordinato, pulito e civile. Non so, Canada, Danimarca o la stessa Germania. Vorrei evitare di ritrovarmi a mandare un bel vaffanculo a due o tre imbecilli che suonano spazientiti se mi fermo per far passare tre persone sulla carrozzina, queste sono le cose che potrebbero spingermi a lasciare il paese. A me fanno dire "Me ne vado dall'Italia", non è Berlusconi e i colpi di scena del nuovo governo, è la tristezza che ti mette addosso certa gente. L'incapacità di convivere. Qualcuno me la spaccia per creatività, e forse un po' ci ho creduto anch'io, l'ho capito tardi, ma ora sono sicuro che invece è approssimazione o al massimo cialtroneria, come potrebbe dire Gozzi. Mentre rifletto su cosa mi ferma dall'andarmene via, prometto di tornare sull'argomento fuga e aspetto la visita della Cla

sabato 16 agosto 2008

Sailing

Ho trovato questo video a spasso per youtube,ora preparativi per la piscina del pomeriggio. Me sa che mi scotterò

Laser

Finalmente riesco a trovare il modo di dedicare un piccolo post alla barchetta che voglio comprare e alla vela. Presto dedicherò un racconto al corso che ha segnato i miei ultimi weekend. Ignoro completamente chi siano i protagonisti, ma il video rende l'idea comunque. Comunque...

venerdì 4 luglio 2008

le tour

Domani inizia il Tour e me ne sarei dimenticato se non fosse per Trippa e i suoi messaggi. Credo che sarà un'edizione orribile, ho letto qualche nome, le solite polemiche sul doping e credo proprio che farà schifo, grazie agli organizzatori, come è successo negli ultimi anni d'altra parte. Kreuziger è il mio outsider non lo conoscevo e solo leggendo qua e là tra le pagine web del corriere delle sera è uscita la faccia di Mara Carfagna, quella del nostro Presidente del Consiglio e la maglia oro del giro di Svizzera vinto da questo ventiduenne ceco. Ha vinto mondiali under 19 ed è arrivato tra i primi 6 praticamente in tutte le corse a tappe che ha disputato. Così indagando è diventato il mio nuovo riferimento ciclistico. Vedremo se riuscirà a vincere almeno una tappa, se diventerà il nuovo Tonkov forse atteso da Gozzi o se sarà la solita bufala che arriva dall'est.
Detto ciò aggiungo pure l'attesa per la manifestazione in Piazza Navona di martedì e la speranza per la successiva partita a playstation con Gozzi. Ormai il mio viaggio in Liguria è sfumato, per la dabbenaggine di pochi, per l'esattezza quelli che mi hanno fatto stressare tutta la costa tedesca sul mare del Nord e che solo oggi mi hanno detto che la via d'accesso al sito è completamente chiusa per altri lavori. Bravi. Complimenti, io non voglio incazzarmi troppo, penso alla barchetta che mi attende e scappo in cucina a finire l'ultimo pezzetto del cocomero che ha accompagnato ogni mio pasto da ieri. Hasta pronto

giovedì 3 luglio 2008

Flush

Ho deciso che tutte le mie prossime pause pranzo in solitaria saranno dedicate al recupero di questo blog, ormai degradato dal tempo. E partirò proprio dalla mia mancanza di tempo, e dalla mia ormai dichiarata incapacità di gestire la vita al di là del lavoro. Non riesco più a gestire le sveglie mattutine. I week-end sfuggono di mano e vedo il meraviglioso Diego sempre per un tempo davvero troppo ridotto. Non riesco più a passare un'intero pomeriggio con mia sorella, il cinema è come se ormai non ci fosse, e qualche amico lo vedo semplicemente per caso. Bene. Oggi dovendo tagliare i capelli non ho avuto sufficiente tempo per fare la barba, ora mi pizzica un po'. Benissimo. Temo che tutto ciò sia solo una conseguenza del continuo viaggio Perugia-Roma e Roma-Perugia, la soluzione più semplice sarebbe evitare per quanto possibile il viaggio stesso, ma non è né credibile né fattibile. L'alternativa che si affaccia è quella già impugnata dal saggio Gozzi, decidere indipendentemente dal mondo cosa fare del week-end e delle feste comandate aspettando soltanto di vedere se qualcuno ha le stesse idee. Sinnò pacienzia. Ecco, mi sembra una vita più logica e condivisibile. Senza organizzazioni altrui, senza cellulari che squillano per un pomeriggio e senza far torto a nessuno. Senza rispondere ai cellulari se squillano. Sarà un mondo migliore e con una persona meno nervosa tra il venerdì e la domenica. Intanto corro a preparare il mio caffè del pomeriggio e lascio un saluto al mondo intero

mercoledì 2 luglio 2008

paseando por las calles

Rubo tra le fotografie dell'amata Cla una finestra granadina, il primo segno della vacanza che è stata su questo blog. E rubo dalla pausa pranzo minuti per scrivere della bellezza di questa città, della bellezza del mondo visto da là e della bellezza di dormire senza sentire la sveglia nella piazzetta dell'università. O più probabilmente dovrei parlare della bellezza di spengere la sveglia senza rendersene conto, solo per rimanere tra quelle piazze piene di magnolie e aranci. Dopo tre anni senza vacanze avevo bisogno affrontare il calore estivo in ciabattine, bevendo orzata e scoprendo la più buona bevanda la mondo. Il frappè all'arancia. Ho riflettuto una notte intera senza riuscire ad individuare una bevanda altrettando buona, improbabile e pastosa. Provatela tutti, migliorerà la vostra vita in qualsiasi momento possiate trovarvi. Ne sono sicuro. Un po' come pensare alla pasticceria in mezzo alla festa dell'unità a Roma, ma questa è già un'altra storia per pochi. Forse solo per me e Gozzi. Il ritorno alla realtà dopo le mie difficoltà di vocabolario spagnolo e le risate nel bagno arabo è stato comunque solo vagamente traumatico. Ha semplicemente segnato l'inizio delle mie aperte ostilità verso la città ignobile che vedo dalle mie finestre frascatare. Ignobile, che non riesce a farsi salvare nemmeno dal profilo del cupolone contro il rossastro del tramonto estivo. Ignobile per i suoi abitanti, rozzi, romanisti e incivili. Dove delle vecchiette vengono fatte aspettare allo sportello del Monte dei Paschi per almeno 15-20 minuti semplicemente perché il cassiere deve prendere un caffè mentre l'aria condizionata ovviamente non funziona, col direttore che senza alzarsi dalla poltrona su cui siede dice alzando la voce di aver pazienza a chi si lamenta. Una città caciarona e fascista, tra l'altro. Così da quassù guardando Roma viene voglia di canticchiare un flamenco e appendere nostalgicamente l'intero Albayzin alla parete dell'ufficio

giovedì 12 giugno 2008

Cerase


Ma lo sapevate voi che quando si mangia il primo frutto della stagione si può esprimere un desiderio? Io no. Ho purtroppo già mangiato il primo melone, la prima pesca, la prima albicocca, la prima fragola e il primo cocomero. Sono rimaste le ciliegie, e ieri le ho comperate in offerta per poter esprimere un desiderio. Il dubbio è stato quando esprimere il desiderio, mentre si ingoia, quando si guarda la vaschetta piena di ciliegie e si decide quale mangiare dal mucchio, quando si sta già masticando. Alla fine mi è sembrato un giusto compromesso l'istante del morso, appena addentata la polpa senza averla staccata dall'osso o come si dovrebbe dire dal nocciolo. Vi saprò dire se ha funzionato oppure no. L'altra alternativa che mi rimane sono le prugne tra un po'. Intanto la Spagna incombe, col suo carico di sole e ricordi, bandiere appese alle finestre e ciabattine per passeggiare. C'è bisogno di una vacanza, dopo due anni senza ferie, tra un master e cento impianti termici, ora finalmente punto al grande slam nel 2008, vacanza di inizio estate, vacanza di piena estate e vacanza autunnale. La prima è già decisa, la seconda quasi, ma per la terza vedo ombre e aspetto adesioni e suggerimenti. Mentre una Spagna grassoccia aspetta il mio ritorno e si culla tra i goal di Villa, io cerco di riprendere il filo del progetto ligure che trascino da un po'. Salut au monde

mercoledì 30 aprile 2008

Tavolozza

In questa mia feconda pausa pranzo partorisco idee, partorisco proposte per un week-end d'eccezione. Per la mia nuova casa nella pronvicia romana, quella di Zingaretti e non di Alemanno, quella dove se magna e se beve e ce stanno i laghetti blu.
L'idea che ispira il post è pura utilità, servono gambe poco allenate, ma volenterose per una partita di calcetto, per venerdì pomeriggio indicativamente verso le 18, ce divertimo tra amici e poi andamo tutti a bere insieme la sera. Io e Gozzi ce semo, ce sta pure Cagnini, 'l Cava, Nasic in forse e mi auguro Papalini con i due Vinti. Logicamente anche Go, che ancora non lo sa. Trippa no, Bozzi lo devo sentire, ma non so a che numero di cellulare chiamarlo. Chi si vuole unire è il benvenuto. Ecco dopo questa comunicazione di servizio, ne faccio subito un'altra a mio uso e consumo.
Ieri la mia mente malata ha partorito un'idea che direi meravigliosa, troverà poca disponibilità tra li amici mia, ma io la lancio ugualmente. Ho già una fotografia del buon Pampa e un quadretto dell'amata Cla ad adornare e colorare le pareti bianche della mia mansarda. Sarebbe bello poter avere dei quadretti o foglietti disegnati da tutti li amici mia, così per chi vuole abbellire la mia nuova mansarda metto a disposizione tele e fogli da colorare, eventualmente anche colori. Mi piace molto la possibilità di appendere quadri o fotografie fatti da gente amica, gente di sinistra, chi ha voglia di perdere un po' di tempo a disegnare o dipingere per la mia mansarda e la mia gioia è ben accetto. Io inizierò in questi giorni un quadretto in acrilico, sarà brutto, sarà un patacca di banalità, ma credo che alla fine ne uscirà qualcosa di divertente. Aspetto fiducioso, ma non troppo, i primi che vogliano iniziare a disegnare. Cordiali saluti

giovedì 17 aprile 2008

Moskovskaya

Avrei voluto comprare un babà, mi sarei accontentato anche di qualche biscotto al cioccolato e invece ho comprato una bottiglia di vodka russa. Sono uscito a fare compere per la mia cena e non sospettavo la bellezza di questa bottiglia. Quella della vodka moskovskaya. Verde e d'orata come questo blog. L'ho vista e ho deciso che avrei rispolverato la rubrica di cucina con un piatto semplice. Veloce e poco salutista. Si mischiano panna, concentrato di pomodoro, magari un peperoncino, parmigiano e logicamente vodka. E' facile poter poi aggiungere le pennette Ceccato, quelle che costano poco, quelle che ormai hanno già riempito la mia credenza e non si scuociono poi tanto facilmente. Il problema ora è come poter consumare un'intera bottiglia di vodka visto che per un piatto di pasta abbondante non credo di riuscirne a consumare più di un cucchiaio. Vabbè, ho ceduto, ho fatto un acquisto impulsivo, inneggiante alla madre Russia e poco sensato. Stasera appena inizierò a sentire l'odore del burro che si scioglie in padella aggiungo un po' di peperoncino e appena di pomodoro concentrato, guardando qualche minchiata preserale in TV butto con disinvoltura del sale e quasi subito dopo apro e butto in padella la panna da cucina. La vodka arriverà appena inizia a bollire o giù di lì. Fatto, il programma preserale ancora ronza per la stanza e io scolo la pasta, aggiungo il parmigiano al calderone di panna, vodka e burro e so già che nella nottata mi pentirò di averla mangiata. Salut au monde, ora caffè per il pomeriggio di lavoro dipendente