mercoledì 30 aprile 2008

Tavolozza

In questa mia feconda pausa pranzo partorisco idee, partorisco proposte per un week-end d'eccezione. Per la mia nuova casa nella pronvicia romana, quella di Zingaretti e non di Alemanno, quella dove se magna e se beve e ce stanno i laghetti blu.
L'idea che ispira il post è pura utilità, servono gambe poco allenate, ma volenterose per una partita di calcetto, per venerdì pomeriggio indicativamente verso le 18, ce divertimo tra amici e poi andamo tutti a bere insieme la sera. Io e Gozzi ce semo, ce sta pure Cagnini, 'l Cava, Nasic in forse e mi auguro Papalini con i due Vinti. Logicamente anche Go, che ancora non lo sa. Trippa no, Bozzi lo devo sentire, ma non so a che numero di cellulare chiamarlo. Chi si vuole unire è il benvenuto. Ecco dopo questa comunicazione di servizio, ne faccio subito un'altra a mio uso e consumo.
Ieri la mia mente malata ha partorito un'idea che direi meravigliosa, troverà poca disponibilità tra li amici mia, ma io la lancio ugualmente. Ho già una fotografia del buon Pampa e un quadretto dell'amata Cla ad adornare e colorare le pareti bianche della mia mansarda. Sarebbe bello poter avere dei quadretti o foglietti disegnati da tutti li amici mia, così per chi vuole abbellire la mia nuova mansarda metto a disposizione tele e fogli da colorare, eventualmente anche colori. Mi piace molto la possibilità di appendere quadri o fotografie fatti da gente amica, gente di sinistra, chi ha voglia di perdere un po' di tempo a disegnare o dipingere per la mia mansarda e la mia gioia è ben accetto. Io inizierò in questi giorni un quadretto in acrilico, sarà brutto, sarà un patacca di banalità, ma credo che alla fine ne uscirà qualcosa di divertente. Aspetto fiducioso, ma non troppo, i primi che vogliano iniziare a disegnare. Cordiali saluti

giovedì 17 aprile 2008

Moskovskaya

Avrei voluto comprare un babà, mi sarei accontentato anche di qualche biscotto al cioccolato e invece ho comprato una bottiglia di vodka russa. Sono uscito a fare compere per la mia cena e non sospettavo la bellezza di questa bottiglia. Quella della vodka moskovskaya. Verde e d'orata come questo blog. L'ho vista e ho deciso che avrei rispolverato la rubrica di cucina con un piatto semplice. Veloce e poco salutista. Si mischiano panna, concentrato di pomodoro, magari un peperoncino, parmigiano e logicamente vodka. E' facile poter poi aggiungere le pennette Ceccato, quelle che costano poco, quelle che ormai hanno già riempito la mia credenza e non si scuociono poi tanto facilmente. Il problema ora è come poter consumare un'intera bottiglia di vodka visto che per un piatto di pasta abbondante non credo di riuscirne a consumare più di un cucchiaio. Vabbè, ho ceduto, ho fatto un acquisto impulsivo, inneggiante alla madre Russia e poco sensato. Stasera appena inizierò a sentire l'odore del burro che si scioglie in padella aggiungo un po' di peperoncino e appena di pomodoro concentrato, guardando qualche minchiata preserale in TV butto con disinvoltura del sale e quasi subito dopo apro e butto in padella la panna da cucina. La vodka arriverà appena inizia a bollire o giù di lì. Fatto, il programma preserale ancora ronza per la stanza e io scolo la pasta, aggiungo il parmigiano al calderone di panna, vodka e burro e so già che nella nottata mi pentirò di averla mangiata. Salut au monde, ora caffè per il pomeriggio di lavoro dipendente

mercoledì 16 aprile 2008

chi 'n è morto s'arvede

Le settimane di lontananza dal blog pesano. Ormai ammetto di latitare da mesi con post sempre più svogliati e tempo limitato da poter dedicare a queste pagine. Ma tempi migliori arriveranno, forse non è la frase che ci si aspetterebbe in questi giorni, ma rimango ottimista. Regalo tra l'altro a li amici mia di sinistra ormai storditi un'immagine soleggiata della destrorsa Montecompatri. E' bellina secondo me, nonostante lo spirito fascista e con una sola piazzetta incasinata rimane bellina. Casa mia tra l'altro non si vede da questa fotografia, ma tant'è... c'è di peggio nella vita. Così mentre una bella fetta degli ultimi 100 anni e passa scompare, io non mi sento molto sconvolto, temo anzi di ritrovarmi vagamente sorridente, esattamente come potrebbe esserlo un demente. Affiorano minuti di assoluto sconforto, quello sì, ma passano presto sopraffatti dall'incapacità a comprendere i miei stati d'animo. Finalmente però si avrà l'appiattimento totale di questa società che non riesce più a proporre nulla, né idee, né rispetto, né progresso. Finalmente faremo 'l botto. Manco un po' di bellezza si vede più, manco quella. Aspetto fiducioso l'annuncio del prossimo avvio del programma nucleare italiano, delle centrali a carbone, della riduzione della mia quota IRPEF e della quarta rete Mediaset. Di lavoro nemmeno parlo, tanto sembra evidente che non interessa più a nessuno. Cercherò solo un po' di attività politica extraparlamentare, rimane l'unica soluzione che vedo, ho bisogno solo di un paio di mesi per capire cosa succederà.