domenica 15 aprile 2007

Tam Tam

"Allora mi ero conquistato una posizione alla quale non avevo motivo di rinunciare. Allora dissi, allora decisi, allora risolsi di non diventare in alcun caso un uomo politico e tanto meno un negoziante di generi coloniali, ma di far punto e basta, di rimanere così. E così rimasi nella misura della mia persona, con questo equipaggiamento, per molti anni."
Oggi tra gli scaffali a sinistra delle scartoffie che mi circondano ho rivisto il tamburo, quello di latta, vero e proprio. Quello che rimane generalmente appoggiato proprio sopra il libro. Non è come il tamburo di Oskar, è blu, ma come insegnano da bambini è il pensiero che conta. Così faccio finta che sia rosso e bianco. Oggi il pensiero mi ha aiutato a tamburellare. Mi sono messo a suonarlo sul letto, è liberatorio, uno strumento musicale meraviglioso. Ho provato a suonare vete de mí. Ho provato a suonare gracias a la vida. Ho continuato cercando di improvvisare. E' stato un insuccesso, la mia capacità di adeguarmi al ritmo è pessima, mi distraggo divagando sul tema musicale. E dire che la citazione meriterebbe molta più attenzione e molte più considerazioni, sulla natura che hanno solo le scelte personali. Che poi personali non sono quasi mai, si riflettono sulle persone che ci stanno intorno e in un modo o nell'altro condizionano anche loro. I rapporti cambiano per una scelta o per il suo sentimento. Oskar suona il tamburo e il mondo piange, succede che lui lo voglia o no. Ma per l'ora tarda è un discorso lungo e la mia prossima giornata si annuncia intensa e chissà se è bella Cremona. Riprenderò il discorso presto. Per ora mi limito a tamburellare la tastiera di questo portatile augurando a tutti una buona notte con i sogni d'oro a cui tengo in modo particolare

giovedì 12 aprile 2007

il titolo non c'è


Forse è la volta che riuscirò a liberarmi di questi maledetti lavori del master, forse no, comunque vada alla prossima reincarnazione voglio diventare un dittatore e decidere ciò che è bene e ciò che non lo è. I master non lo saranno, continuerò poi abbattendo la parte squallida di Praga e dichiarando fuori legge i boy-scout, probabilmente dando più potere alle giovani marmotte fino a quando non mi manderanno a letto. Tornerò a scrivere qualcosa di decente presto, comunque

venerdì 6 aprile 2007

Elettronicamente

Chissà come sarà andata la cena a casa di Cug. Questa sera comunque voglio dedicare il post al compagno Vinti, alle sue schede tecniche sulla squadra c'è e al suo ammirevole blog. E' decisamente piacevole rilassarsi scrivendo a notte fonda qua davanti, avrei pensato di ritrovarmi stanco morto dopo le ultime giornate senza voglia di scrivere niente, senza voglia di stare davanti ad un monitor che brilla di luce propria o quasi. Mi è arrivata una notizia da Greenpeace, il nuovo rapporto sulle aziende elettroniche e il loro rapporto con l'ambiente. Leggo e capisco che il segreto è presentare il rispetto per l'ambiente come una possibilità d'immagine oltreché economica. Credo che tutti ormai abbiamo a che fare con cellulari e computer, la perversa comitiva di blog che sta crescendo ne è la più esemplare manifestazione. Di conseguenza diventa importante saper scegliere un prodotto non soltanto per il suo desing o funzionalità, ma anche per la possibilità di inquinare meno che offre. La tecnologia elettronica è piena di tossine e elementi tossici, ad esempio cromo, mercurio e piombo. Questi sono inquinanti e tossici per l'uomo e l'ambiente, sono stati tolti dai combustibili per autovetture. Per di più molti dei componenti di un computer possono essere riciclati e riutilizzati alla fine della vita utile di un PC. Invece molte aziende di elettronica non raccolgono i richiami internazionali, la Apple su tutti. Però fanno i computer colorati, li fanno più simpatici alla vista. Il recupero invece richiede tempo, organizzazione e ovviamente denaro, occorre catalogare i pezzi singolarmente prima che possano essere riutilizzati sul mercato. Una ditta cinese, di quella Cina che ormai qua in Europa si dipinge come una minaccia per l'economia mondiale, propone i prodotti migliori per rispetto ambientale tra tutte le grosse multinazionali valutate da Greenpeace. La ditta si chiama Lenovo. E' cinese e non americana, e se ho capito bene ha rilevato almeno una parte dell'ibm, quindi ha anche tecnologia di prima qualità. Magari i suoi computer sono neri o grigi, non hanno lo stesso design del Mac, ma forse evitano di riempire le discariche di materiali tossici che poi verranno bruciati nei famosi termovalorizzatori. Chiudo dicendo che anche DELL consigliatami da Go in tempi non sospetti vende elettronica con minima presenza di composti chimici pericolosi e con prezzi davvero bassi. Prima di andare a vedere Sfide su raitre, mi lascio trascinare dallo spirito ambientalista e vi lascio il link al sito dedicato al disastro nucleare di Cernobyl, da qualche parte all'interno del sito dovrebbe esserci una presentazione in PowerPoint di una mostra fotografica che è stata, scommetto che a vederla a tutti passerà la voglia di considerare una risorsa l'energia nucleare. Cercate il file e scaricatelo. L'unica risorsa è iniziare a cambiare stile di vita, io adesso vado a guardare Ronaldo su raitre