giovedì 20 settembre 2007

Il gatto con gli stivali

Uscito dal nostro pub preferito ho diciso di venire qua a dedicare un post ai gatti. Per non avere letto quando avrei potuto un libro di Vecchioni, Diario di un gatto con gli stivali, per aver invece adorato il gatto con gli stivali di Sherek, e per il mio gatto perugino obeso. Aggiungo l'ultimo e più importante motivo, un nuovo gatto direttamente dai sobborghi di Aurich. Pippa. E' comparso la prima volta due o tre settimane fa, piccolo, di qualche mese e non più. Lo abbiamo iniziato a sfamare e da quel giorno ce lo ritroviamo sempre intorno, ormai fa parte delle nostre serate. Si medita di portarlo a Roma nel futuro. Da un paio di giorni era scomparso e sinceramente dato il suo status di randagio non ce ne preoccupavamo tanto. Oggi ci siamo ritrovati a correre dal veterinario, prendendo due ore di permesso con il nostro povero Pippa. Gracile e sbandato, faceva davvero pena, giuro di aver provato raramente tanta pena. Uscendo di casa dopo pranzo ci siamo visti Pippa, che non riusciva ad aprire un occhio, che camminava a stento, e che non sembrava nemmeno vederci, miagolava, solamente dei miagolii. Abbiamo mosso tutto il dipartimento per riuscire a trovare un veterinario nella zona e il risultato è stato di raccattare un cartone per il nostro gatto da poco investito da una macchina. Forse nemmeno da poco, forse da due giorni. Il veterinario non è riuscito a dirci molto, solamente che l'occhio destro del nostro Pippa è perso, che forse ha una frattura vicino alla testa o proprio in testa e che dovremo aspettare domani per sapere cosa fare. Qualcuno lo ha investito prendendolo in testa e lasciandolo là. Abbiamo scoperto con certezza che ha solo quattro mesi. Se si salva verrà con noi a Roma, cieco o in qualsiasi stato sia, se tutto va bene cercherò di farlo diventare strafottente come piace a me. Mannaggia quanto mi dispiace per 'sto gattino, intanto auguro dei sogni d'oro generici e me ne vado a letto che domani alle 7:30 voglio essere in ufficio

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Con me sfondi una porta aperta caro Fede.I miei ricordi,anche i più lontani,si intrecciano sempre con la storia di un gatto e ultima non ultima c'è Sibilla (che tra l'altro è davvero uguale al gatto con gli stivali..).Bè devi sapere che sta pora bestia ne ha passate di tutti i colori:aggredita da un branco di altri gatti,caduta da 6 metri d'altezza (e non è vero che tutti i gatti cascano in piedi..)e,dulcis in fundo,s'è beccata pure l'ittero.Insomma è stata continuamente tra la vita e la morte.Adesso è un gattone rosso obeso senza denti che rincorre i passeri sul tetto a testimonianza delle sue sorprendenti risorse feline..perciò forza Pippa!!baci ;-)

Anonimo ha detto...

Auguri a Pippa!!!! Ecoo sta storia m'ha fatto piangere...managgia alle auto...fortuna che ci sono persone come Fedi :)

Matteo Tacconi ha detto...

Una storia di quelle di una volta. Quando il genere umano riusciva a intenerirsi. Focaia, lord dell'Ottocento.

Anonimo ha detto...

una settimana fa uno dei miei tre gatti è stato fatto secco nei pressi in cui subì la stessa sorte il prode gorbaciov, di cui credo d'aver già raccontato la storia nel mio passato bloggaro. ma per me, fokaien lo sa, i gatti non riescono a rappresentare molto di più di un pupazzo de pelo animato. comunque a pippa non se po' che volè bene. solo, dico io, perché non chiamarlo piuttosto torakiki?

Anonimo ha detto...

i gatti sofferenti danno tante soddisfazioni, poi ti sono grati per averli salvati e altro che strafottenza... mi dispiace per te che ami la strafottenza. il gatto di shrek è davvero molto carino, uno dei motivi per cui ho guardato il film. e cmq torakiki sarebbe stato un bel nome, ma anche pippa...

Federico ha detto...

Ancora nessuna novità, Pippa rimane nella gabbietta del veterinario, oggi si inizia a sopsettare che sia stato qualcuno a dargli un calcio in testa, niente macchine. Non si è ripreso, ma magna di brutto, dice...