sabato 20 ottobre 2007

Borgo Marinaro

A me le vacanze al mare hanno sempre scottato la pelle bianchiccia, ma da qualche giorno ho voglia di una vacanza marinara, di galleggiare in un'acquetta calda di un mare chiaro. Ho visto un paio di foto di Marina di Pulsano, vicino a Taranto e voglio andare là. E' deciso. Le vacanze fanno bene all'uomo e sospetto che lo nobilitino più del lavoro. Nell'ultima settimana mi sono ritrovato a dormire poco, chissà perché, da quando sono arrivato qua ho sempre dormito tranquillamente fino al mezzogiorno del sabato e fino all'una della domenica, ma da una settimana non più. Tutte le mattine una sete malvagia mi ha svegliato alle 5.20 della notte per non permettermi più di riaddormentarmi, alle 7.30 sono arrivato puntualmente in ufficio e pronto a preparare il caffè per il dipartimento. E' bello iniziare a lavorare di prima mattina, ma dopo qualche tempo il pensiero va alle vacanze, in particolar modo a quelle saltate e all'amata Granada e alle sabbie scimmische di Tarifa. E arrivo al Meuri che ho abbandonato ai lidi croati e che mi descrivono in splendida forma, alla faccia di eurochocolate e che per di più ringrazio per le fotografie inviatemi. La Granada vacanziera mi manca, ma porca miseria quest'anno ci tornerò e ballerò qualche alegria flamenca sorseggiando gazpacho e tinto de verano. Per tornare al freddo nord e alla neve degli appennini oggi mi sono regalato un berrettino da macchinista, in tweed, le sue tonalità tra il grigio e il nocciola mi regalano bellezza. La commessa quando l'ho indossato per specchiarmi non ha potuto trattenere un'esclamazione di apprezzamento, guuuute, o roba simile. Allora ho ceduto, alla faccia di un prezzo alieno a questo mondo costruito sul precariato, e preso da un insano narcisismo mi sono comperato la berretta aggiungendoci sopra una sciarpa di pura lana vergine. Mostrerò presto al mondo fotografie con la berretta nuova anche se col giacchetto impermeabile che uso qua non si addice molto, funzionerà meglio in Italia con i miei cappottini alla marinara. Credo che dopo quest'atto diventerò ufficialmente un collezionista di berrettini da vecchio, sento nascere in me la malattia della collezione, quel tipo di monomania che ti avvinghia e ti fa comperare cose che non ti servono. Le indossi compiaciuto pensando ai complimenti delle commesse che te le hanno fatte acquistare, è bello compiacersi dei propri berrettini, so che Gozzi mi capirà. Stasera proverò a cucinare le bratkarttofeln, tutto da solo, sarà dura, ma so che ce la posso fare, so che non le brucerò completamente. Se tutto andrà bene, arriverà presto il racconto con tutti i segreti di questa ricetta...auguro al mondo un sabato divertente e all'insegna del limoncello. Come dice 'l mi' babbo, volemose bene che nun costa gniente

10 commenti:

Anonimo ha detto...

saggio sandro. la mì mamma oggi se preoccupava per te, che ha sentito in televisione di una germania comprensibilmente invasa dal gelo. ora che le dirò della berretta sarà più tranquilla. io me preparo a uscì, senza busti e cola prospettiva de finì al norman, dove so' curioso de sentì se il fofo mette qualche pezzo del nuovo, maravilloso, disco dei radiohead. chissà il sabato tuo, mortaretto, come se concluderà.
evviva i berretti

Anonimo ha detto...

Non t'ho dimenticato caro Focoso e sai bene che per il viaggio Andaluso sono ancora disponibile. Purtroppo il lavoro mi logora, soprattutto il cervello (altro che splendida forma) e non mi concede tanti spazi per "respirare". Ben vengano giorni di "ferie". Magari.

P.S.: ho aperto anche io lo spazio su flickr. Per ora ci sono solo alcune foto del lavoro e di Primosten, ma presto ne metterò altre

Anonimo ha detto...

Non t'ho dimenticato caro Focoso e sai bene che per il viaggio Andaluso sono ancora disponibile. Purtroppo il lavoro mi logora, soprattutto il cervello (altro che splendida forma) e non mi concede tanti spazi per "respirare". Ben vengano giorni di "ferie". Magari.

P.S.: ho aperto anche io lo spazio su flickr. Per ora ci sono solo alcune foto del lavoro e di Primosten, ma presto ne metterò altre

Anonimo ha detto...

le vacanze fanno bene, e nel frattempo fa bene pensarci. vediamo un po' se questo ponte dei morti può essere una vacanza. giravo anch'io dalle parti del norman sabato, ma vedendo il parcheggio vuoto e quei pochi che andavano via ho desistito. e mi sembra una cosa carina che prepari il caffè nel tuo ufficio. un saluto. vi

Anonimo ha detto...

Per la cara Vi dico che il ponte dei morti qua non c'è, maledizione. Aggiungo inoltre che potersi preparare il caffè con tanto di biscottini quando si ha voglia è meraviglioso...per il Meuri invece posso solo compiacermi delle foto su flirck, buttecene de più che me piaceno. Infine all'amato Gozzi racconto che qua sono stati giorni freddi, ghiaccio di prima mattina e berrettino durante le giornate. Que viva el Norman

Anonimo ha detto...

anche nella bella paris sta facendo un freddo terribile...ma il cielo è azzurro come non se ne erano mai visti (almeno qui)
e anche qui,paese laico per eccellenza,niente ponte dei morti e niente festa dell'immacolata...bensi previsti giorni duri di scioperi dei trasporti(e qui scioperano davvero...)
bicicletta in spalla dunque...
fochi come stai?
rendevouz a noel avec toi?
un bacio

Anonimo ha detto...

allora a noel torni again, pasqui? muy bien.
non sono forse un eccellente poliglotto, come direbbe un caro compagno di master di bozzi?

Anonimo ha detto...

per amore della verità storica, volevo ricordare che la frase saggia è, in origine, dello zio Armando, detto "Pettarone" (da pettirosso --> comunista nel cuore...), una delle persone a cui voglio più bene e parlando con la quale ci si può sentire felici (magari in campagna) e sicuramente arricchiti...
Riguardo all'insonnia posso solo dire che a me è successo qualche notta di svegliarmi verso le 4,30 e di essere proprio attiva: stanotte mi sono alzata a leggere e farmi di camomilla e biscottini, mentre la creatura ballava la breakdance nel mio corpicino...sarà normale?
Un saluto a tutti, ma di più al mio fratellino :)

Anonimo ha detto...

lo zio armando già a lungo decantato dall'injejer. bene, giustizia è fatta.
e mi chiedo, che biscottini fai arrivare - più o meno rielaborati - al breakdancer?
e poi, il nome lo abbiamo trovato?
bacieabbracci

Anonimo ha detto...

folletto...