sabato 2 dicembre 2006

Giro d'Italia




"...Le gambe, grande questione. Alcuni le hanno dure e nodose, altri lunghe e affusolate come quelle di una ballerina, uno ha delle cosce da porco, l’altro delle cosce da trampoliere, ma sono tutte magnifiche, forti, coraggiose, obbedienti. Le nostre povere gambe! Miserabili, schiave, ammaccate, pelose, permalose e stanche, che menano menano la macchinetta volgarmente chiamata vita.
Chi studia, chi invece coltiva i campi, chi fa i vestiti, chi le pentole, chi fabbrica i treni o le pompe, chi fa star meglio i malati, chi seppelisce gli uomini morti, chi insegna ai bambini, chi dice messa. Ma noi niente di tutto questo, noi non si fabbrica né si coltiva. Noi si mena le gambe, ecco, e niente altro assolutamente. Perciò ci hanno dato una maglietta con strani colori, e ci hanno messo un numero sulla schiena. Poi ci stampano il nome sul giornale. Ci danno anche soldi, ma fino a quando? Ci buttano fiori, ci vogliono bene, ci abbracciano, ci domandano la firma. Ma fino a quando? Fino al giorno, miei signori, che le gambe diranno no. Diranno: basta di girare, spingendo i pedali in su e in giù. E allora senza più numero né maglietta, siederemo anche noi sulla soglia, nei giorni di maggio e di giugno, a veder passare altre gambe che girano, non più le nostre però, le quali appoggeranno sulla terra, come quelle dei possidenti; come quelle degli speziali, dei professori, dei cappellai, degli idraulici, insomma di tutti coloro che posseggono ancora tutti i loro venerdì. E diremo: sono finiti per noi (e sia lodato il Cielo) la faticaccia, la polvere, l’affanno, eh eh; sono finite le dissenterie. Basta con quella porca vita da forzati! Dio, però, com’era bella."


Dino Buzzati descriveva così il giro d'Italia del 1949, il ciclismo come sport del popolo che passa sotto le case di tutti, senza discriminazione e con fiori per i corridori. E' bello vederlo così. A maggio si inizia, il 12 se non mi sbaglio, poi Ceri, S.Ubaldo e Gubbio in festa e forse Granada, forse Grunberg, forse già Perù, forse anche niente

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grunberg? è un formaggio?

Federico ha detto...

Forse sì, caro Gabito, aspetta a Maggio e vedrai...puoi anche parlare con giovanni se preferisci. A proposito, quand'è che Bozzi mi restituisce il mio bellissimo libro giallo? Lo dovrei prestare, al Pampa, se non mi sbaglio

Anonimo ha detto...

dovrebbe passare pure da queste parti, il giro. ora m'informo