
Quest'uomo sta partendo per il Brasile, mi ha scritto oggi. L'anno scorso mi salutava per Natale così, vestito da renna e al caldo di Sidney. Ha sempre pensato di assomigliare a Rudolph, la prima renna di Babbo Natale. Ormai da Londra sta iniziando un altro viaggio, come dice lui la cosa più bella delle partenze è sapere che tanta gente continua a fare la stessa vita di tutti i giorni e non sanno che sta per arrivare una nuova persona nelle loro vite, che in un modo o nell'altro verranno cambiate. Trovo che sia un bel modo di vedere i viaggi. Vorrei raggiungerlo in Brasile, mi piacerebbe andare a ballare un po' di samba sulla spiaggia con lui che continua a chiamarmi hermano e che cucina carne insieme alla cipolla arrostita in padella. Che dice sorridendo di mangiare un poco de mierda quando prepara quelle zuppine pronte tipo Brodo Star. Appena torna a Londra lo passo a salutare, ho deciso, almeno per tornare a passare qualche altro giorno in casa con lui e uscire per pub e discoteche. Sono già curioso di sentire i racconti dal Brasile e vedere se almeno un po' di portoghese lo ha imparato. Vedrò di capire se ancora fa l'elettricista a tempo perso tra un po' di surf e i viaggi. E in Brasile prima o poi andrò anch'io, andrò a Bahia a cercare Carlinhos Brown e Caetano Veloso, canticchiando Gilberto Gil e forse provando a baciare un'altra volta Maria Bethania. Che bello ricevere quel bacio dopo il concerto a Umbria Jazz, davanti al Blitz, mi ricordo benissimo...
Intanto oggi ho riscoperto la bellezza di ascoltare delle canzoni in cassetta, quella del Meuri, il solito ingegne' dei muretti, quando apriamo uno studio insieme?? Se non faccio la società a Gubbio è imminente, già te lo dico. Le calle di Rivera aspettano solo di abbellire il mio ufficio tecnico, Meurovich. La cassetta regala emozioni, è Certi Momenti di Bertoli, bellissima davvero. Domani sarò insopportabile per tutto lo studio cantando nel mio ufficio Cent'anni di meno e tutte le altre. Ma lo sapevo già che mi sarebbe piaciuta 'sta cassetta. E poi c'è stato il meraviglioso cd del Pampa, ormai ascolto Campanitas de Cristal e la sento mia, mi ci riconosco e trovo molto bello il piano di Noro Morales che suona un jazz leggero. Ora scappo per raggiungere la cena in casa Pasqui e magari salutare tutti quelli che non rivedo da un po', lascio ovviamente due versi di Bertoli:
...Mille cannoni perduti da un bacio
Noi credevamo alla pace nel mondo
Bastava un dolce sorriso, uno sguardo
Tutti abbracciati in un bel girotondo
Anche al diluvio davamo il suo freno
Quando avevamo cent'anni di meno...
un pensiero a questi tre amici ma non è nostalgia e non vuole essere nostalgico, è solo una bella canzone