martedì 16 gennaio 2007

Sotto coperta

Ho fatto un po' di casino con i video, ma finalmente sono riuscito a capire come farli comparire direttamente sul blog. Sono soddisfazioni. Ora vedremo se ce la faccio anche a farli scomparire... vabbè... Stamattina è stata una prova di forza alzarmi dal letto, avrei voluto con tutto me stesso rimanere tra le lenzuola. Con quel caldino che avrebbe potuto farmi compagnia fino alle undici, come minimo. Avrei acceso la radio ancora assonnato e solo per svegliarmi e ritrovarmi profumato sarei andato sotto la doccia, logicamente bollente, per un'ora. Come quando tornavo dai miei pomeriggi passati in bicicletta sotto il sole estivo. Quelle docce lunghe ancora mi mancano. Col caffè da preparare e il secondario senso di colpa di dover scegliere prima che sia ora di pranzo la mia colazione. Che bella mattinata avrei passato a rimanere sotto le coperte. Avvinghiato tra le lenzuola. Ora mi ritrovo qua, ogni tanto vado a fare due chiacchiere negli altri uffici, ma credo che qualcuno che dovrebbe pagarmi comunque molto di più di quanto fa potrebbe prendersela, sarebbe complicato spiegare che non è nulla di personale. Così raziono le mie pause e continuo a scrivere una relazione su un piccolo impianto a idrogeno. La trovo davvero noiosissima, piena di chimica e di reazioni con qualche protone a spasso. Fa anche freschino qua dentro, questa temperatura riesce appena appena a stuzzicarmi, e mi accorgo sorprendetemente che oggi ho avuto il mio primo rimpianto da neve che non c'è, ne avesse fatta come l'anno passato oggi sarei stato già a fare discese con i sacchi, e mezzo studio sarebbe venuto con me a divertirsi, lo so. Mannaggia. Scrivendo mi sono venuti in mente i barbapapà, dovrò riflettere sulla follia che attanaglia la mia mente. Ora so che il prossimo post si chiamerà sicuramente "resta di stucco" e sarà tutto per i barbapapà. Basta chiacchiere, adesso devo andare a vedere un impiantino a biomasse sopra qualche monte, la signora ha detto che preparerà la crescia. Io pranzo lassù e faccio due fotografie al panorama, mentre mi avvio tra i boschi lascio anche due versi espliciti
E' bello lavorare
nel buio di una stanza
con la testa in vacanza
lungo un azzurro mare

4 commenti:

Anonimo ha detto...

l'immagine della coperta verde è meravigliosa. domenica ho aperto gli occhi sotto la mia coperta verde, mi sono guardata attorno e ho visto il blu della tenda che tratteneva il grigio del cielo. ho affondato le mani nel silenzio che mi circondava e ho catturato il libro che avevo lasciato sul mio lettone la sera prima. ho letto, letto letto fino al caffè... buon prossimo post f!

Anonimo ha detto...

è un barbatrucco!

Anonimo ha detto...

fedi ti adoro.. mi leggi nel pensiero.. stamani ho avuto una mezza crisi cardiaca al suono della sveglia da aver le palpitazioni per mezza mattinata.. vorrei domani alzarmi con calma come quando nn lavoravo e poltrire guardando i cartoni e fare colazione con Volo e Linus e andare a correre..uffa.. qua è tutto grigio e umido e non vedo il sole da giovedì pomeriggio. Dio fa che nevichi! al grigio preferisco il bianco.. tutta la vita! see you mg

Anonimo ha detto...

ancora non penso di aver capito come funzionano questi commenti, ma è abbastanza poetico pensare che rimangano nell'etere