lunedì 8 gennaio 2007

I normanni bevavan calvadós

Mangio pezzi di noci di macadamia e leggo che dovrebbero essere il frutto secco più grasso del mondo, sono dolci e compongono il mio torrone natalizio ecuadoreño, ho inziato a mangiarlo prima di cena e lo sto finendo adesso. Credo che sia meglio fermarsi prima che collassi a terra, forse aiuterò la digestione con un brandy. E' molto buono davvero questo dolcetto, il merito è sicuramente di questo raro tipo di noci, pare che siano originarie delle Hawaii, anche se l'origine sinceramente non mi interessa ammetto che sono tra le cose commestibili di cui non riuscirò a fare a meno. Pregi del commercio equo e solidale, e dei regali natalizi. Proprio in questi giorni mi hanno parlato particolarmente male di questo tipo di progetti, queste iniziative tipo altromercato. Chi l'ha fatto è una persona impegnata da anni nella cooperazione internazionale, sinceramente non riesco bene a ricordare tutto quello che mi ha detto. Dovrò riparlarci meglio, il concetto è che questo tipo di progetti di commercio equo-solidale tendono a dirottare fondi che potrebbero essere meglio sfruttati, potrebbero creare un migliore valore aggiunto alla produzione in zone legate ad un'economia di semplice sussistenza, insomma a dire suo non garantiscono un serio sviluppo in quelle regioni che ne avrebbero bisogno però servono a molti per farsi belli. Ecco, io l'ho detto. Immagino che non tutti saranno d'accordo, forse nessuno, però chi me l'ha detto era incazzato nero e in buona fede, io voglio rifletterci ed indagare meglio su quello che mi ha spiegato. Certe inziative almeno un primo passo devono pur rappresentarlo. Io rimango con i miei dubbi, ma mi piacerebbe molto veder finire questa moda di chiamare tutto col prefissoide altro, un'abitudine quantomeno un po' noiosa. Intanto nelle prime pagine di quelli che stanno diventando dei cari fiori blu, ogni volta che il Duca d'Auge guarda la storia ci sono i Normanni che bevono calvadós, tutti si arrabattono a fare qualcosa di strampalato per il mondo e loro sono sempre là col calvadós. L'ho detto a Gozzi che questo libro inzia a piacermi. Io per ora vado a riposarmi, un calvadós non ce l'ho, ma un bicchiere di brandy forse sì, tutto quel torrone sullo stomaco inizia a diventare molesto

4 commenti:

giovanni dozzini ha detto...

pure nel libro di simenon che ho appena letto la gente beve calvàdos. non solo. i due cavalli del padre del protagonista si chiamano rispettivamente caffè e calvàdos. "la pioggia nera", breve, bello. non un giallo, niente maigret. il mio primo simenon, per inciso. sull'alterità diffusa... complicato, riflettiamoci

Federico ha detto...

I nomi dei cavalli sono belli, la differenza sta nell'accento posto da Calvino o Queneau, loro lo metteno sulla o, verificherò. Ora cibo a volontà e caffè lunghissimo

Anonimo ha detto...

Purtroppo anch'io, assidua frequentatrice di "altri-mercati", nutro dei sospetti sul fatto che vada tutto bene: tutto è iniziato quando ho saputo che nelle dirigenze ci sono tutti figli-di-papà e alcuni non sono proprio simpatici... più in generale viene il sospetto che queste iniziative, questi prodotti siano stati introdotti per coprire una parte del mercato che voleva rimanere fuori dagli altri marchi, come dire... ti faccio sentire di aver trovato quello che cerchi (eticità, aiuti al sud del mondo, biologico, trasparenza nelle etichette,...), ma poi i soldi li gestisco io ... e, visto che ci siamo, aumentiamo anche un po' i prezzi, perché, beh, non sei disposto a pagare un po' di più per questi alti valori che dici di perseguire??!
Penso però che di positivo ci sia almeno il fatto di far parlare di eticità, di distribuzione equa delle risorse, di diritti dei lavoratori, coscienti che poi è necessario ottenerle nella realtà.
Caro Bozzi, il biglietto per Celestini te lo posso anche offrire (ovviamente loggione), ma come faccio con gli altri? Per esempio il buon Go...Se volete però vi posso offrire una pizza a casa (Foligno).

Anonimo ha detto...

Riguardo al Calvados, che peraltro ancora non ho avuto il piacere di sorseggiare, mi permetto di segnalarti:
http://www.diwinetaste.com/dwt/it2004037.php
lo berremo una sera dopo l'amarone.