domenica 14 gennaio 2007

Por una cabeza

Qualche tempo fa Trippa mi ha raccontato che al buio ascoltava la musica di un tango, por una cabeza, e gli veniva da piangere. Oggi mi accorgo che la stessa musica e le parole di questo tango si ritrovano in molti film a partire da Spielberg che fa ballare Schindler a Berlino proprio su queste note. I segni iniziano a essere troppi e allora parlo un po' di tango e Gardel. La musica che fa emozionare Trippa è sua e la compose a New York proprio per un film dallo stesso titolo, credo. E' la storia di una scommessa persa, di un cavallo vincente che proprio sulla linea d'arrivo non ce la fa più e perde. Per una testa, appunto. Ma è anche la storia di un giocatore che abituato a rischiare gioca con tutto e perde sempre, con i cavalli e le donne. E' stanco di finali giocati sulla linea, di scommesse che sembrano vincenti solo fino all'ultimo minuto, ma è sempre disposto a rimettersi in gioco. Sa di sbagliare, ma non riesce a tirarsi indietro, anzi non può. Non può fare a meno di scommettere ogni volta sui cavalli e sull'amore. Che perda conta poco. Un altro film dove si balla questo tango è Profumo di donna, quello con Al Pacino nelle vesti del colonello. Lei è bellissima. Io lascio il link al video proprio sopra il nome del film, guardatelo se vi va. Per ora vado a letto, pronto o quasi alla nuova settimana

6 commenti:

Anonimo ha detto...

parla di bozzi, insomma. la canzone. almeno in parte

Anonimo ha detto...

In effetti sì,la viziosa figura di Bozzi aleggiava già sopra il mondo delle scommesse. La canzone è per lui e per tutti quelli che continuano a giocare ai cavalli e che dicono sempre questo vince facile. Poi non è mai così

Anonimo ha detto...

Si ricordi che nel cimitero di Buenos Aires la statua di Gardel è tra le le più visitate. In dimensione naturali, ha sempre tra le dita una sigaretta accesa...
Da vivo è stato spesso vilipeso per un eccesso di personalizzazione del tango e per il suo stile..sinceramente sono contento che il tempo gli abbia reso merito.

Anonimo ha detto...

Non si dice "questo vince facile", in gergo si usa "questo è al palo".

Federico ha detto...

Concedo a vossignoria la mia inesattezza gergale...diciamo che "vince facile" è una citazione diretta di Bozzi, del suo personalissimo gergo, quello con la erre moscia. Ora lancio un appello:Bozzi non odiarmi per quest'ultima osservazione!Sai che ti voglio tanto bene, anche se c'ha gli occhi azzurri.

Anonimo ha detto...

Ieri sera ho visto bozzi con i capelli corti. da urlo. in tutti i sensi.