domenica 28 gennaio 2007

Primo passo

Sabato esco e vado a comperare il Manifesto, cerco Alias e Micropolis, cerco e spero di trovare un articolo del caro Walter Cremonte. L'articolo non c'è. Così inizio tranquillamente a godermi il mio giornale, e funziona. Sono rilassato, sorseggio caffè e sfoglio il giornale. Poi arrivo al solito articolo, che ormai non manca mai su nessun quotidiano e su nessun periodico relativo alle energie rinnovabili. All'interno di Micropolis per l'esattezza. Venerdì avevo letto un articolo simile su Panorama. Così decido di seguire il consiglio di Giovi e iniziare a scrivere qualcosa anch'io. Continuo a sentire la proposta di un nucleare come risorsa, che non è. Non è un'energia pulita e ha residui radioattivi con tempo di dimezzamento che si aggira sui 240000-247000 anni. Evita semplicemente l'emissione di anidride carbonica, che non è una sostanza né velenosa né tossica. E' un gas serra, questo sì. Ma questi impianti contribuiscono comunque al riscaldamento dell'ambiente dato che richiedono enormi quantità di acqua per il loro raffreddamento, acqua che dopo gli usi di processo viene rilasciata a alta temperatura nei fiumi, mari o laghi circostanti, quando non è emessa direttamente come vapore. Ovviamente questo ha degli impatti ambientali significativi su tutta l'area circostante, sulla sua flora e la sua fauna, e in un'ottica più ampia contribuisce al riscaldamento globale del clima. E non basta rinchiudere i residui radioattivi in un qualche sito sotterraneo per starsene tranquilli in superficie. Le falde acquifere e i terreni si contaminano comunque, e per fare un esempio credo che nessuno sappia cosa aspetterà i francesi che da 50 anni si mangiano l'insalata coltivata su terreni a grosso rischio di contaminazione. Nessun paese occidentale ha ancora trovato una soluzione definitiva allo stoccaggio di questi residui. Le centrali nucleari hanno inoltre un costo enorme fin dalla loro prima realizzazione, hanno costi di gestione importanti che anche una volta dismesse si mantengono elevati, non è possibile lasciare una centrale di questa natura a sé e dire semplicemente che si finisce l'attività produttiva. Sono strutture che dopo la vita produttiva hanno lunghissimi tempi di smantellamento, basta considerare il fatto che tutte le loro strutture sono piene di elementi radioattivi. Una volta realizzate rimarranno là come minimo 100 anni prima di poter arrivare allo spegnimento completo del reattore. La loro vita media si aggira invece sui 30 anni e dopo devono necessariamente essere fermate e per lo meno riammodernate prima di essere rimesse in funzione. Gli stessi Stati Uniti si sono fermati a qualche decina di centrali quando avevano un programma di mille centrali a fissione, dovrebbe bastare questo a spiegare tutto. Dovrebbe spiegare che il nucleare è una tecnologia non economicamente conveniente. Il costo di un kWh di energia elettrica prodotto da fonte eolica è di un 18-20% inferiore a quello del nucleare, per esempio. Prima di smettere con le polemiche aggiungo che l'uranio è in via di esaurimento come e più del petrolio, con un prezzo che si raddoppia di anno in anno. Per non continuare a parlare di nucleare da solo appicco il rapporto preparato da greenpeace nel 2005 , leggetelo. Nemmeno parlo dei rischi connessi al nucleare, ve la risparmio dato che sono sotto gli occhi di tutti. Spero solo di aver fatto qualcosa per convincere i più che questa non è un'energia pulita e conveniente come sento dire così facilmente in giro. Buona notte e sogni d'oro a tutti con i migliori auguri a Bozzi per i suoi quasi trent'anni

11 commenti:

Anonimo ha detto...

bene, fornaretto, bravo. ma io non posso mette una girella sopra il tettino dela machina per alimentà il motore?

Anonimo ha detto...

Ti serve una girella grossa come un palo della luce...

Anonimo ha detto...

sulle barche la girellina funziona caro Gozzi, ma sulle macchine me sa che è più complicato...ce vorrebbe una bella girella e dopo non ce la faresti a passa' sotto la galleria kennedy. Comunque ci se potrebbe riflettere. Per farla più semplice invece le macchine dovrebbero iniziare ad andare tutte a biodiesel o a metano, ma magari se ne riparlerà un'altra volta, mo cioccolata calda

Anonimo ha detto...

Ma quanto erano buone le girelle della Motta? Qualcuno si ricorda del "golosastro"? Che bello!

Anonimo ha detto...

Me le ricordo sì...erano de un bontà rara. Mi ricordo che a forza de magnalle me c'è venuta l'orticaria, da piccolo. La mi' mamma dopo non me le ha comprate più, ma io le magnavo a casa della nonna. Del Golosastro avevo un gioco con le calamite

Anonimo ha detto...

Anche io avevo il gioco con le calamite e le girelle, chiaramente, le potevo mangiare SOLO dalla nonna! Che infanzia felice!

Anonimo ha detto...

ciao Fochi! prima volta nel tuo blog. non male....sì sì.e questo argomento energetico poi mi interessa molto.se na sera ce riesce finalmente de girà per locali vorrò sapere i tuoi pareri ingegneristico-ambientali...i quali saranno da me naturalmente non compresi, un pò per ubriachezza, un pò per naturale ottusaggine. ma avrò la possibilità di paragonare l'ingegneria destrorsa di Cavalaglio alla tua sinistrorsa. ciao!

Anonimo ha detto...

"Greenpeace Vinti" se l'è presa perchè sabato sera ho insultato i suoi amici verdi in quanto non solo non fanno nulla per l'ambiente, ma bloccano qualsiasi progetto di eolico (impatto visivo-invece le centrali a carbone sono belle a vedersi..) e di biomasse (la loro profonda ignoranza porta a confondere la biomassa agroforestale con la spazzatura e gli inceneritori...). Intanto sta per uscire un rapporto mondiale sui cambiamenti climatici, quando esce te lo faccio avere Fochi così programmiamo insieme come salvare il mondo!!!

Anonimo ha detto...

manda, manda Cava... aspetto il rapporto sul clima. Ne parleremo con il nostro amico chitarrista di belle speranze. Tanto tornerò sul tema, conq ualche altro post. Il Cava è già invitato a dare contributi. Ora il primo caffè della giornata, caldo caldo e gratis

Anonimo ha detto...

comunque le girelle dela motta esistono ancora. ma uscivano platealmente sconfitte dal confronto coi tegoliini.

Anonimo ha detto...

sie Cava! i miei amici Verdi possono essere tutt'al più gli omini venuti da Marte....che sono scappati da lì dopo che il pianeta è stato invaso dai fascisti. in 5 anni di berlusconi non si è sentito mai parlare di scelte sulla politica ambientale (ah sì! qualcuno proponeva la vendita delle spiagge!). Matteoli ne avrà parlato 7, 8 volte in un quinquennio. poi se lo ha fatto in sedi più "tecniche" non lo so. ma sarebbe comunque sbagliato, perchè la gente è sorda di suo, ed è già difficile che ascolti quando i problemi gli vengono sbattuti in faccia. mò il governo è cambiato. che farà in materia concretamente alla fine non so. Intanto però dei problemi ambientali si sente parlare di più.questo è scomodo, da fastidio alla gente: non vuole sentirne parlare... lo struzzo mette la testa nella sabbia, ma passa lì intorno un altro struzzo che lo vede piegato in quel modo. e indovina che fa?....questo sarebbe da evitare.