mercoledì 31 gennaio 2007

La morale è sempre quella

L’orticaria è una reazione cutanea, o meglio un'eruzione, localizzata o generalizzata, caratterizzata da placche rossastre e da un fastidioso prurito che aumenta in modo insopportabile in ambienti caldi. In genere non porta particolari complicazioni e magari dura qualche giorno. A me comunque ha tolto la girella dalla credenza di casa. Dopo gli ultimi commenti mi è venuta voglia di merendine, la pietanza degli anni '80. Oggi invece di fare il bravo, produrre idee e soluzioni mi sono messo a ripensare a tutte quelle merendine che regalavano bontà. Quelle che ancora ogni tanto mangio a casa di Gozzi. A dire la verità in genere le mangia Trippa. Insomma ho riflettuto, bruciato parte delle mie esigue risorse di memoria e la scarsa capacità di concentrazione tra un caffè e un tè alla macchinetta. Ho impiegato circa un'ora y pico nel primo pomeriggio, prima di raggiungere un'azienda agraria favolosa. Da grande voglio vivere in un posto del genere, ma non è il momento di cambiare discorso. Eccovi i miei ricordi, in rigoroso ordine di preferenza, dettato ovviamente dal momento:
  • la fiesta: una merendina col liquore, col cioccolato che scrocchia al morderla e che Rosati consumava come caramelle, scendeva al bar del liceo poco prima della ricreazione e ne comperava almeno tre o quattro, tutti i giorni. Costruiva un piccolo mucchietto sotto il banco e serenamente le scartava nelle ultime ore di lezione. Mio padre sulla soglia dei 60 anni ancora si aggira cercandole per casa, quando capisce che non ci sono più si mette a preparare un torcolo, per consolarsi e per ripetere a tutti mentre lo mangia che è davvero buono. Ma io so che non ci crede, vuole una fiesta
  • la girella: poteva essere anche srotolata tutta, ma poi ti veniva l'orticaria. Si poteva anche mangiare a morsi, pezzettino su pezzettino, ma poi ti veniva l'orticaria lo stesso. C'era il giochino con le calamite, che l'orticaria non la faceva venire, quello col Golosastro e Toro Farcito, che difendeva il villaggio indiano e la sua scorta di girelle. Una bontà di pan di spagna farcita di cioccolato. Degna di un tormentone televisivo e di comparire sulle pagine del corriere dei piccoli. Un feticcio dell'era contemporanea e il timore alimentare di mia madre
  • i tegolini: quelli di prima generazione però. A base quadrata e con molto più cioccolato di quello che c'è adesso, si mangiavano con una facilità estrema, ma non senza metodologia. Dopo aver spazzolato la base di cioccolato, venivano staccate le listarelle di pan di spagna, una a una. Lo finivi e decidevi di mangiarne un altro. Non mi hanno mai procurato reazioni allergiche. Cosa notevole, direi. Forse è per questo che capitano ancora per casa, raramente perché non sono più buoni come i primi
  • lo yo-yo: non mi entusiasma tanto, ma lo cito per la gioia di alcuni miei amici. La prima volta l'ho visto a casa di Gaia, me l'hanno offerto là. Proprio a casa di quella creatura procace che da un po' non incontro più per il perugino, ma che ormai ha raggiunto un successo imperituro col nome di Pocce. Ho preteso che me lo comprassero per mesi a casa, allora era la nuova merendina del momento. Dopo i primi entusiasmi ragionando ho capito che era passabile, andava bene se proprio non si trovava altro al supermercato.

In rapida successione ricordo anche le merendine che hanno trovato spazio sul mercato, ma non per merito mio: i buondì (troppo stoppacciosi e sciucchi, giusto la granellina di zucchero), le crostatine (si sbriciolavano ancora prima di aprire la bustina) e i saccottini (con un gusto di chiuso e sempre, sempre, ma proprio sempre spiaccicati dai libri). Ora sonno, davvero molto

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Dimentichi il fantastico SOLDINO!

giovanni dozzini ha detto...

ah no, il soldino no. ci fu aspettativa, ricordo, ma disattesa. la migliore era indubbiamente il tegolino. che una decina d'anni fa fu ribattezzato, per motivi veramente insipegabili, "trancino a doppia farcitura". per fortuna i geni del marketing del mulino bianco capirono in fretta, e tornarono all'antico. solo che ha ragione fornella, il tegolino non è più lo stesso. a parte che ha la base rettangolare e non più quadrata (o quasi, com'era vent'anni fa). ma poi è il gusto. e soprattutto, fateci caso, le pareti laterali. quelle che una volta erano appena dorate, soffici, gustose al tatto. ora sono dure, quasi incartapecorite. è inaudito. fra le altre, oltre alla ludibriosa fiesta, vedremo...

giovanni dozzini ha detto...

ah no, il soldino no. ci fu aspettativa, ricordo, ma disattesa. la migliore era indubbiamente il tegolino. che una decina d'anni fa fu ribattezzato, per motivi veramente insipegabili, "trancino a doppia farcitura". per fortuna i geni del marketing del mulino bianco capirono in fretta, e tornarono all'antico. solo che ha ragione fornella, il tegolino non è più lo stesso. a parte che ha la base rettangolare e non più quadrata (o quasi, com'era vent'anni fa). ma poi è il gusto. e soprattutto, fateci caso, le pareti laterali. quelle che una volta erano appena dorate, soffici, gustose al tatto. ora sono dure, quasi incartapecorite. è inaudito. fra le altre, oltre alla ludibriosa fiesta, vedremo...

Anonimo ha detto...

Il soldino non lo dimentico, ma lo collocherei in un limbo senza infamia e senza lode, un po' come il kinder-brioss. Poi credo che abbia ragione Gozzi l'aspettativa fu disattesa e il tegolino trionfò

Anonimo ha detto...

a me le crostatine al cioccolato piacevano parecchio. e le ciambelline mister-day. e ora non disdegno i flauti al cioccolato...

Anonimo ha detto...

vabbè, ok le merendine, ma nessuno cita le sorprese del mulino bianco. le mitiche gommine, quelle a forma di merendina. era meraviglioso aprire il pacco e cercare subito la scatolina gialla, tipo scatola di fiammiferi... ma perchè ad un certo punto le hanno eliminate? e poi vogliamo parlare delle mitiche pubblicità? clementina e il suo corteggiatore...

Anonimo ha detto...

Molto probabilmente da qualche parte, forse in un cassetto di un armadio che ho in soffitta, di scatoline con relative sorpresine ne ho a dozzine! Me le facevo regalare persino dalle mie cugine. Il cassetto che le conteneva era stracolmo, tanto che spesso non riuscivo nemmeno a chiuderlo. Le voglio ritrovare!

Anonimo ha detto...

io so di non averne più, però rivederle sarebbe veramente un'emozione forte... infanzia pura

Anonimo ha detto...

Per un attimo mi hai ricordato Fazio, con il suo voler rievocare sempre il passato e... per un altro attimo ho pensato che qui non è solo Bozzi che sta invecchiando: sai, quando si comincia a dire che anche le merendine erano meglio quelle dei nostri tempi....
Comunque volevo ringraziarti per il post sull'energia nucleare. Ti ho pensato sabato quando, anch'io ansiosa di leggere su Micropolis qualche riflessione di Cremonte, ho aperto l'inserto e visto che questa volta niente, non c'era; se vuoi i prossimi mesi ti faccio sapere presto.
Qualche ora fa mi sono comprata il libro di Ingrao (in verità pensando di leggerne parte anche allo zio Armando, ma chissà se ce la farò...) e adesso ho proprio volgia di iniziarlo...
Un saluto a tutti, io venerdì non ce la faccio a venire da Sepulveda (lavoro fino a tardi).
Un abbraccio a Fedi :)

Anonimo ha detto...

bellissime le scatoline con le sorprese! ho il ricord ancora molto vivo di me che sgrufolo nella borsa della spesa per trovare il pacco di tegolini e aprire subito la sorpresa! ricordo elle gomme a forma di timbrino del mulino bianco, casette in miniatura...e poi facevo la raccolta punti, ho ancora la sveglia del mulino bianco!mamma mia, grazie virginia che mi hai fatto ricordare le scatoline!

Anonimo ha detto...

figlia di genitori gggiovani che non volevano nutrirmi di conservanti,la mamma non me le comprava mai.
ma io impavida, all'ora di merenda, mi recavo casualmente sempre a casa delle mie amiche, che ne avevano di merendine e di fantoccetti sulle mensole della stanza.
a dire il vero la mamma non mi voleva comperare mai neanche la nutella, che sarebbe tutto un altro capitolo ( ma a casa della cecilia il padre ci preparava sempre: pane, mascarpone e nutella...alla faccia della mamma)

Anonimo ha detto...

Io ho 2 radio (rotte) a forma di casetta del mulino bianco!!

Anonimo ha detto...

la nuova frontiera del mulino bianco è il pan de leche. anche se alla lunga stucca

Anonimo ha detto...

IL MIO BLOG HA DI NUOVO UN SENSO.

IO TROVO I BUONDì OTTIMI...

Anonimo ha detto...

Io adoravo le camille...però sono stata una poco "merendina" e più biscotti. W le grasse macine del Mulino Bianco. Bello il tuo blog tornerò a trovarti, IGI