lunedì 26 febbraio 2007

Ipse dixit

Mi aggiro sgranocchiando uvetta, mele e zucchero impastati nella farina di mais. Cotti nel forno. Un dolcetto unto come ce ne sono pochi, probabilmente perché la nonna ha messo troppo olio a 'sto giro. Stasera mi ritrovo sereno senza aver un solo lavoretto da fare, un particolare schema da stampare o roba simile. Non li ho per scelta, mi sono stancato di stare a rincorrere sempre i lavori, ora i tempi li detto io. Credo anche che farò perdere dei contributi a qualcuno particolarmente insistente, di quelli odiosi che ti chiamano due volte al giorno. Purtroppo per loro non farò in tempo, tanto non sono clienti miei. Già uno l'ho puntato, mi sa che gli faccio pagare tutto l'impianto e poi non mando via la fine lavori e così non becca nemmeno un centesimo. Così si sveglia e impara a lamentarsi sempre di tutto. Personalmente detesto essere insistente o sentirmi invadente e ora cerco di farlo capire anche a qualcun altro. In compenso darò molto più spazio ai miei personalissimi piaceri, l'ho deciso nel momento in cui chiedendo un solo favore per evitare di essere sommerso dalle pratiche mi hanno risposto che dovevano andare in banca perché domani è martedì e andarci domani sarebbe stato un problema. "Fare investimenti di martedì...". Né di vene né di marte, né si arriva né si parte. Così ho deciso di prendermela con calma, se poi sono in ritardo non mi venissero a chiedere niente, anzi se mi dicono qualcosa rispondo che purtroppo sono abituato a fare le cose, ogni cosa, con calma, è una scelta personale, una di quelle scelte di vita su cui nessuno può discutere. Scelta di vita, ecco. Chi va piano va sano e va lontano. Ma 'n' ariva mai. Arivassero da soli allora. Per di più da oggi pare che dovrei pure firmare i progetti di isolamento acustico e prenderci quattro lire, già che ci sono mi farò anche l'assicurazione per eventuali denunce se qualcuno dovesse mai lamentarsi del mio progetto e chiedere risarcimenti legittimi al costruttore e di conseguenza al progettista. Certo. Per fortuna che sono un uomo sereno, almeno fino a un certo punto. E serenamente aprendo la posta elettronica rimango stupito quando il comitato organizzatore del convegno sulle biomasse dell'ultima settimana mi manda la possibilità di scaricare le presentazioni dei relatori. Sorprendente, in genere lo promettono sempre e non lo fanno mai. Apro per curiosità un curriculum di quelli disponibili e trovo una persona con un anno più di me, laureato con 110/110 e lode che scrive promiscuo con la q. Complimenti. Lo fa anche pubblicando il tutto on-line, credo che sia per di più un ricercatore in quel di agraria, credo però. Smetto comunque di fare polemiche, ma quando uno ha poca voglia di scrivere come in questi giorni è la cosa più semplice da buttare giù. Me ne sono accorto da un po', provate e stupitevi. N'acqua tra lùj' e agosto è la fonte de l'oj'e del mosto. Bona notte

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Smack...post da bacio

come sono promisquo

Anonimo ha detto...

rimani sereno, caro fochi, almeno tu. e lassa perde i clienti insistenti... cmq io sapevo che di venere e di marte non ci si sposa e non si parte,'sta cosa de arrivà nn la sapevo...o non ho colto che era una sottile presa in giro? paese che vai proverbi che trovi

Anonimo ha detto...

sì effettivamente è un proverbio che si presenta sotto varie forme, quella che mi dici tu cara Patti è un versione che ho già sentito e che avevo dimenticato...ora giro blog

Anonimo ha detto...

Che faceva di "promisquo" sul "curriqulum" quel tizio là????

Anonimo ha detto...

bravo cava, osservazione sorprendente. come va l'apnea?
io quel proverbio non lo ricordo mai. come ogni altro proverbio, d'altronde. ma forse dice "di venere e di marte non si arriva e non si parte. e non si dà inizio all'arte". tutto insieme. sbaglio?
aribodecci

Anonimo ha detto...

Me sa che morgo presto...