martedì 18 novembre 2008
Starving Lazzaro
sabato 20 settembre 2008
al freddo e al gelo
Perugia e la campagna del Ponte sembrano fredde viste da qua, sembra freddo anche il vento che agita quello che probabilmente è un leccio e che sta davanti alla mia finestra. Il fastidio per il solito malanno da raffreddamento inizia a passare e così ho deciso che magari si poteva tornare anche a scrivere nel blog. Giusto per ridargli un po' di vita, riprenderà comunque piena dignità appena riuscirò a guadagnarmi una connessione a Montecompatri. Evidentemente il mio fisico ormai è allo sbando e non tollera più il minimo accenno di frescura, il che rende inspiegabile la mia ultima attrazione per i paesi del nord. Mi compiaccio ad immaginarmi salire in biciletta la mattina per andare al lavoro, nel gelo circostante, poi qualcosa mi ferma sempre, credo che fino in fondo non ce la farei a stare lontano da questo pease di pezzenti. Rimane in ogni modo l'idea mista alla voglia di provare prima o poi a vivere e lavorare nel Nord. In un paese ordinato, pulito e civile. Non so, Canada, Danimarca o la stessa Germania. Vorrei evitare di ritrovarmi a mandare un bel vaffanculo a due o tre imbecilli che suonano spazientiti se mi fermo per far passare tre persone sulla carrozzina, queste sono le cose che potrebbero spingermi a lasciare il paese. A me fanno dire "Me ne vado dall'Italia", non è Berlusconi e i colpi di scena del nuovo governo, è la tristezza che ti mette addosso certa gente. L'incapacità di convivere. Qualcuno me la spaccia per creatività, e forse un po' ci ho creduto anch'io, l'ho capito tardi, ma ora sono sicuro che invece è approssimazione o al massimo cialtroneria, come potrebbe dire Gozzi. Mentre rifletto su cosa mi ferma dall'andarmene via, prometto di tornare sull'argomento fuga e aspetto la visita della Clasabato 16 agosto 2008
Sailing
Ho trovato questo video a spasso per youtube,ora preparativi per la piscina del pomeriggio. Me sa che mi scotterò
Laser
Finalmente riesco a trovare il modo di dedicare un piccolo post alla barchetta che voglio comprare e alla vela. Presto dedicherò un racconto al corso che ha segnato i miei ultimi weekend. Ignoro completamente chi siano i protagonisti, ma il video rende l'idea comunque. Comunque...
venerdì 4 luglio 2008
le tour
Detto ciò aggiungo pure l'attesa per la manifestazione in Piazza Navona di martedì e la speranza per la successiva partita a playstation con Gozzi. Ormai il mio viaggio in Liguria è sfumato, per la dabbenaggine di pochi, per l'esattezza quelli che mi hanno fatto stressare tutta la costa tedesca sul mare del Nord e che solo oggi mi hanno detto che la via d'accesso al sito è completamente chiusa per altri lavori. Bravi. Complimenti, io non voglio incazzarmi troppo, penso alla barchetta che mi attende e scappo in cucina a finire l'ultimo pezzetto del cocomero che ha accompagnato ogni mio pasto da ieri. Hasta pronto
giovedì 3 luglio 2008
Flush
Ho deciso che tutte le mie prossime pause pranzo in solitaria saranno dedicate al recupero di questo blog, ormai degradato dal tempo. E partirò proprio dalla mia mancanza di tempo, e dalla mia ormai dichiarata incapacità di gestire la vita al di là del lavoro. Non riesco più a gestire le sveglie mattutine. I week-end sfuggono di mano e vedo il meraviglioso Diego sempre per un tempo davvero troppo ridotto. Non riesco più a passare un'intero pomeriggio con mia sorella, il cinema è come se ormai non ci fosse, e qualche amico lo vedo semplicemente per caso. Bene. Oggi dovendo tagliare i capelli non ho avuto sufficiente tempo per fare la barba, ora mi pizzica un po'. Benissimo. Temo che tutto ciò sia solo una conseguenza del continuo viaggio Perugia-Roma e Roma-Perugia, la soluzione più semplice sarebbe evitare per quanto possibile il viaggio stesso, ma non è né credibile né fattibile. L'alternativa che si affaccia è quella già impugnata dal saggio Gozzi, decidere indipendentemente dal mondo cosa fare del week-end e delle feste comandate aspettando soltanto di vedere se qualcuno ha le stesse idee. Sinnò pacienzia. Ecco, mi sembra una vita più logica e condivisibile. Senza organizzazioni altrui, senza cellulari che squillano per un pomeriggio e senza far torto a nessuno. Senza rispondere ai cellulari se squillano. Sarà un mondo migliore e con una persona meno nervosa tra il venerdì e la domenica. Intanto corro a preparare il mio caffè del pomeriggio e lascio un saluto al mondo interomercoledì 2 luglio 2008
paseando por las calles
Rubo tra le fotografie dell'amata Cla una finestra granadina, il primo segno della vacanza che è stata su questo blog. E rubo dalla pausa pranzo minuti per scrivere della bellezza di questa città, della bellezza del mondo visto da là e della bellezza di dormire senza sentire la sveglia nella piazzetta dell'università. O più probabilmente dovrei parlare della bellezza di spengere la sveglia senza rendersene conto, solo per rimanere tra quelle piazze piene di magnolie e aranci. Dopo tre anni senza vacanze avevo bisogno affrontare il calore estivo in ciabattine, bevendo orzata e scoprendo la più buona bevanda la mondo. Il frappè all'arancia. Ho riflettuto una notte intera senza riuscire ad individuare una bevanda altrettando buona, improbabile e pastosa. Provatela tutti, migliorerà la vostra vita in qualsiasi momento possiate trovarvi. Ne sono sicuro. Un po' come pensare alla pasticceria in mezzo alla festa dell'unità a Roma, ma questa è già un'altra storia per pochi. Forse solo per me e Gozzi. Il ritorno alla realtà dopo le mie difficoltà di vocabolario spagnolo e le risate nel bagno arabo è stato comunque solo vagamente traumatico. Ha semplicemente segnato l'inizio delle mie aperte ostilità verso la città ignobile che vedo dalle mie finestre frascatare. Ignobile, che non riesce a farsi salvare nemmeno dal profilo del cupolone contro il rossastro del tramonto estivo. Ignobile per i suoi abitanti, rozzi, romanisti e incivili. Dove delle vecchiette vengono fatte aspettare allo sportello del Monte dei Paschi per almeno 15-20 minuti semplicemente perché il cassiere deve prendere un caffè mentre l'aria condizionata ovviamente non funziona, col direttore che senza alzarsi dalla poltrona su cui siede dice alzando la voce di aver pazienza a chi si lamenta. Una città caciarona e fascista, tra l'altro. Così da quassù guardando Roma viene voglia di canticchiare un flamenco e appendere nostalgicamente l'intero Albayzin alla parete dell'ufficiogiovedì 12 giugno 2008
Cerase

mercoledì 30 aprile 2008
Tavolozza
In questa mia feconda pausa pranzo partorisco idee, partorisco proposte per un week-end d'eccezione. Per la mia nuova casa nella pronvicia romana, quella di Zingaretti e non di Alemanno, quella dove se magna e se beve e ce stanno i laghetti blu.L'idea che ispira il post è pura utilità, servono gambe poco allenate, ma volenterose per una partita di calcetto, per venerdì pomeriggio indicativamente verso le 18, ce divertimo tra amici e poi andamo tutti a bere insieme la sera. Io e Gozzi ce semo, ce sta pure Cagnini, 'l Cava, Nasic in forse e mi auguro Papalini con i due Vinti. Logicamente anche Go, che ancora non lo sa. Trippa no, Bozzi lo devo sentire, ma non so a che numero di cellulare chiamarlo. Chi si vuole unire è il benvenuto. Ecco dopo questa comunicazione di servizio, ne faccio subito un'altra a mio uso e consumo.
Ieri la mia mente malata ha partorito un'idea che direi meravigliosa, troverà poca disponibilità tra li amici mia, ma io la lancio ugualmente. Ho già una fotografia del buon Pampa e un quadretto dell'amata Cla ad adornare e colorare le pareti bianche della mia mansarda. Sarebbe bello poter avere dei quadretti o foglietti disegnati da tutti li amici mia, così per chi vuole abbellire la mia nuova mansarda metto a disposizione tele e fogli da colorare, eventualmente anche colori. Mi piace molto la possibilità di appendere quadri o fotografie fatti da gente amica, gente di sinistra, chi ha voglia di perdere un po' di tempo a disegnare o dipingere per la mia mansarda e la mia gioia è ben accetto. Io inizierò in questi giorni un quadretto in acrilico, sarà brutto, sarà un patacca di banalità, ma credo che alla fine ne uscirà qualcosa di divertente. Aspetto fiducioso, ma non troppo, i primi che vogliano iniziare a disegnare. Cordiali saluti
giovedì 17 aprile 2008
Moskovskaya
Avrei voluto comprare un babà, mi sarei accontentato anche di qualche biscotto al cioccolato e invece ho comprato una bottiglia di vodka russa. Sono uscito a fare compere per la mia cena e non sospettavo la bellezza di questa bottiglia. Quella della vodka moskovskaya. Verde e d'orata come questo blog. L'ho vista e ho deciso che avrei rispolverato la rubrica di cucina con un piatto semplice. Veloce e poco salutista. Si mischiano panna, concentrato di pomodoro, magari un peperoncino, parmigiano e logicamente vodka. E' facile poter poi aggiungere le pennette Ceccato, quelle che costano poco, quelle che ormai hanno già riempito la mia credenza e non si scuociono poi tanto facilmente. Il problema ora è come poter consumare un'intera bottiglia di vodka visto che per un piatto di pasta abbondante non credo di riuscirne a consumare più di un cucchiaio. Vabbè, ho ceduto, ho fatto un acquisto impulsivo, inneggiante alla madre Russia e poco sensato. Stasera appena inizierò a sentire l'odore del burro che si scioglie in padella aggiungo un po' di peperoncino e appena di pomodoro concentrato, guardando qualche minchiata preserale in TV butto con disinvoltura del sale e quasi subito dopo apro e butto in padella la panna da cucina. La vodka arriverà appena inizia a bollire o giù di lì. Fatto, il programma preserale ancora ronza per la stanza e io scolo la pasta, aggiungo il parmigiano al calderone di panna, vodka e burro e so già che nella nottata mi pentirò di averla mangiata. Salut au monde, ora caffè per il pomeriggio di lavoro dipendentemercoledì 16 aprile 2008
chi 'n è morto s'arvede
Le settimane di lontananza dal blog pesano. Ormai ammetto di latitare da mesi con post sempre più svogliati e tempo limitato da poter dedicare a queste pagine. Ma tempi migliori arriveranno, forse non è la frase che ci si aspetterebbe in questi giorni, ma rimango ottimista. Regalo tra l'altro a li amici mia di sinistra ormai storditi un'immagine soleggiata della destrorsa Montecompatri. E' bellina secondo me, nonostante lo spirito fascista e con una sola piazzetta incasinata rimane bellina. Casa mia tra l'altro non si vede da questa fotografia, ma tant'è... c'è di peggio nella vita. Così mentre una bella fetta degli ultimi 100 anni e passa scompare, io non mi sento molto sconvolto, temo anzi di ritrovarmi vagamente sorridente, esattamente come potrebbe esserlo un demente. Affiorano minuti di assoluto sconforto, quello sì, ma passano presto sopraffatti dall'incapacità a comprendere i miei stati d'animo. Finalmente però si avrà l'appiattimento totale di questa società che non riesce più a proporre nulla, né idee, né rispetto, né progresso. Finalmente faremo 'l botto. Manco un po' di bellezza si vede più, manco quella. Aspetto fiducioso l'annuncio del prossimo avvio del programma nucleare italiano, delle centrali a carbone, della riduzione della mia quota IRPEF e della quarta rete Mediaset. Di lavoro nemmeno parlo, tanto sembra evidente che non interessa più a nessuno. Cercherò solo un po' di attività politica extraparlamentare, rimane l'unica soluzione che vedo, ho bisogno solo di un paio di mesi per capire cosa succederà.sabato 8 marzo 2008
Pacificamente

La malattia, la cosiddetta pacifica, arranca e lentamente ne uscirò, forse per la metà della settimana che incombe. Maledizione. Ma ormai non conviene lamentarsi troppo, preferisco la semplice imprecazione alla lamentela. Oggi nel vano tentativo di ricercare un vecchio cd ho ritrovato un playmobil del galeone dei pirati, quello col fez marocchino, quello che stava in cima all'albero maestro della nave. Secondo me chiaramente il più bello di tutti. Non ricordavo quanto mi piacessero i pirati da piccolo, molto, ora che ricordo. Li guardavo disinteressatamente prima di leggere il corsaro nero, il vero e proprio libro della svolta. Prima non leggevo quasi per niente e prima non mi interessavano i galeoni da mettere nella vasca del bagno. Ma con quel libro è iniziata una passione dell'infanzia con il vestito nero, da corsaro, indossato a carnevale, con la benda e il mantello. Lo spadino alla destra di un bambino impacciato anche perché cieco da un occhio e con i baffi finti disegnati. Le feste del martedì grasso a scuola erano divertenti camuffato così, da fuorilegge e ribelli, immagino di aver avuto il mio fascino anche se limitato da un solo occhio libero. Temo però che sia soltanto immaginazione, diciamo pure che non ero il più ambito delle sezione A del Giovanni Cena. Chissà però com'è che tanti bambini rimangono affascinati dalla figura del pirata, chissà se è la vita in mare, le spade, i colori dell'abbigliamento o semplicemente l'oro. Magari sotto sotto nei bambini cova un'idea di ribellione, una lotta contro un potere dispotico descritta sommariamente dalle gesta dei pirati di Salgari, magari è questo il fascino che si cerca con una benda all'occhio e lo spadino di plastica. Ma ora basta passioni infantili, il sonno incombe, un saluto al mondo sano che pasteggia limoncello, io proverò a seguirne l'esempio con un misurino di sciroppo e domani sarò un uomo migliore
venerdì 15 febbraio 2008
Immagini
domenica 3 febbraio 2008
Into the wild
venerdì 4 gennaio 2008
L'Italia, l'energia nucleare e gli ingegneri
giovedì 3 gennaio 2008
Omaggio
Ho deciso di iniziare con l'immagine datata del compleanno di Giovi al Circoletto, con pizza, vino, crostata e Go tra le donne. Comunque ecco qua la lista promessa, spero che regali più de n'emozione a Giovi stesso, che ha investito tanta parte delle risorse economiche di questo mondo per regalarmi il buono, con la firma di Ornella in bella mostra, tra l'altro:- Cormac McCarthy - La strada
- Philiph Roth - Lezioni di anatomia
- Ian McEwan - Amsterdam
- William Faulkner - Mentre Morivo
- Orhan Pamuk - Il libro nero
- Giancarlo de Cataldo - Nelle mani giuste
- Antonio Lobo Antunes - Buonasera alle cose quaggiù
Mo scelgo che libro portamme a Foggia la prossima settimana, tra i montarozzi de quelle parti e qualche mulino a vento
Angola

E' bello quest'inizio e mi sento di lasciare qua in fondo l'invito a leggere Lobo se non lo avete mai fatto. Ora l'omaggio a Gozzi con la lista dei libri comperati col buono.Non so se lei disse-Era questa la casao(forse)- Vent'anni fa noio(può darsi, non ne sono sicuro)- Ho abitato quioppure non disse nulla, si limitò a salire da Muxima per
venirmi accanto, forse un po' davanti a me...
