mercoledì 22 novembre 2006

Le stagioni nel sole

Addio, che bello aver vent'anni
essere al centro della primavera
volare a vela in mezzo ai sogni,
partire senza mai ritorno
e avere una ragazza al giorno
L'ho cantata oggi in macchina, grazie al cd e a Giovi che me l'ha regalato, ovviamente il contesto è stata la consueta via eugubina, devo in qualche modo superare il viaggio giornaliero fino alla città dei 40 martiri e dei Ceri. Più dei Ceri. Sto studiando il modo di poter ancora dire di avere vent'anni. A suo tempo avevo fatto crescere i capelli lunghi, oggi credo di non potermelo permettere. Riflettendoci bene, capisco che non ho mai avuto una ragazza al giorno, iniziare potrebbe essere la soluzione cercata. Riflettendoci ancora meglio credo che nessuno a vent'anni ha una ragazza al giorno, nemmeno Bozzi. Quindi la soluzione è da scartare. E poi continuo a pensare agli appennini dove ieri ho passato la nottata, questi posti mi piacciono sempre più, la gente di là è tutto meno che schiva come mi sarei aspettato. Vivono organizzati in comunanze, a vent'anni si fa la stessa vita che a sessanta...chissà se la differenza sta forse nella ragazza al giorno? Per difendere il loro diritto a esistere si sono organizzati in un consorzio e riescono così a gestire nel migliore dei modi il bosco che è l'unica ricchezza che hanno, ogni comunanza gestisce una parte di bosco che rimane in qualche modo comune a tutti. Tutto è limitato a quattro case sparse, esiste per esempio una piccola frazione che si chiama Case al Vento, il nome è fin troppo descrittivo. A me fa pensare a quanto sia intimo il rapporto che hanno col territorio e mi sembra che la loro sia più una vita da partigiani che altro, col bosco che la fa da padrone e tutti che si adeguano. Io fischietto bella ciao.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Fede,
mi fa piacere iniziare ogni giornata leggendo un po' di te. Questo blog è insolito, a tratti astratto e la tua scrittura è molto piacevole.

Io di anni ne ho poco più di 20, i capelli li sto facendo crescere, ma un ragazzo al giorno non l'ho mai avuto nemmeno da adolescente, e forse la felicità che tutti noi con affanno inseguiamo non è nemmeno in quello.
A volte basta un abbraccio di uno sconosciuto triste quanto noi, a farci capire che l'errore è nella natura umana, complicati esseri quali siamo.
Magari le mie parole non hanno un senso apparentemente,ma sto vivendo questo e ti assicuro che finchè non incontriamo qualcuno che semplicemente ci svegli dal nostro torpore quotidiano, la vita sarà solo una catena di movimenti..talvolta scordinati tra loro e sconnessi con il mondo circostante.
Hasta pronto
Valeria

Anonimo ha detto...

Il mondo gira storto e la maggior parte delle volte noi ci adeguiamo.
Propongo una visita organizzata a Case al vento.

Anonimo ha detto...

l'appennino è un mistero vicino.
vedo focaia immerso nel gelo della notte, odorosi di brace, l'uno e l'altra. li vedo bene, insieme.

mas um homem entrou na tabacaria (para comprar tabaco?), e a realidade plausìvel cai de repente em cima de mim

Anonimo ha detto...

ma che bello... ma che emozione... ah il montefeltro, terra magica, terra ventosa (con tutte le ambiguità di questo attributo): spazzata dal vento e capace di aderirti addosso appunto come una ventosa...

Anonimo ha detto...

Ma che bello c'è anche Valeria, come vanno i viaggi per il mondo? Piano piano riunirò tutti su questo blog...sapevo già che il Pampa non avrebbe resistito al richiamo del Montefeltro, stasera ci sei per una birretta in centro o dove sia? Chiara e leggera, ovviamente, come piace a te.Si torna presto

Anonimo ha detto...

ciao injenier tutto bene sono appena tornata da Berlino...e anche lì la birretta è mica male Berliner Kindl...chissà se la trovo a pv...6 più tornato a granada/spagna?

Anonimo ha detto...

Noi due nel mondo e nell'anima

Anonimo ha detto...

Brava, brava. A Pavia non so, ma a Perugia proverò a informarmi io. Per ora niente ritorno a Granada, la vita del presunto libero professionista e un master (con le relative rate da pagare) non me l'hanno permesso, ma tornerò. E lo farò in maniera melodrammatica, tra lacrime e qualche flamenco...se esagero ditemelo pure. Mi accorgo che Bozzi sta male