la giacca è quella, la barba è la stessa, le espressioni si ripetono...trovo la cosa idilliaca e dico grazie a Gozzi che mi ha inviato il link
giovedì 31 maggio 2007
hell is chrome - 1

domenica 27 maggio 2007
passeggiando in bicicletta

lunedì 21 maggio 2007
Farà piacere un bel mazzo di rose
Il giro è iniziato da qualche giorno e io ancora non sono riuscito a parlarne, immagino per la noia che mi ispirano i protagonisti delle ultime edizioni. Da quando non ci sono più Bugno e Indurain, con Chiappucci in mezzo, non è più la stessa cosa. In quegl'anni mi sono appassionato a questo sport. Trascinato dal Pampa, ormai mi sto dedicando alla corsa campestre fino a sfociare nella contemplazione del baseball sotto lo schioppo del sole di maggio. Non avrei mai detto di poter apprezzare tanto la corsa fine a sé stessa, immaginavo che solo la corsa verso qualche alibi potesse allettarmi, al massimo concepivo la corsa come fuga. Invece è piacevole, si osserva un mondo pieno di cani e cagnolini. Un mondo che appare fastidioso dietro un animale che ansima scondizolando, lo stesso mondo che ti propone cacate proprio dove tu avevi deciso di passare per aggirare le vecchiette che passeggiano in fila per quattro. Un paesaggio verdastro appena fuori dalla città e dove comunque appare la Giulia che ti saluta gridando e'l ve'. Stradine che salgono e scendono e bambini che montano in bicicletta per la prima volta. Io che evito i ponticelli come il Diavolo, quelli con le curve strette dove il bistrattato Belzebù non riesce a passare, un po' come succede a Trippa. Ma sotto sotto la corsa è solo un modo per dimenticare questo Giro orribile dove Di Luca punta alla maglia rosa e Savoldelli può vincerla per la terza volta. E' brutto, così. Molto. E io per dimenticare corro, con il Pampa che chiacchiera e sbuffa, con le vecchiette che chiacchierano senza sbuffare e lo faccio sotto un sole che non ce la fa ad abbronzarmi la capoccia. Annuncio al compagno di corse che sabato prossimo si punta ufficialmente ai due giri blandi, e forte delle mie scarpe nuove e orribili canticchio davanti all'imminente mezzanotte pensando alle imminenti scalate dolomitiche.
E tramonta questo giorno in arancionee si gonfia di ricordi che non saimi piace restar qui sullo stradoneimpolverato, se tu vuoi andare, vai...
mercoledì 16 maggio 2007
Andalucia te quiere

mercoledì 9 maggio 2007

Maledizione, avrei voluto scrivere degli attimi persi, quelli in cui dovresti fare qualcosa e non la fai, per pensarci meglio e per paura, ma così ti perdi l'attimo e ti perdi, tu con la tua incertezza. Mentre cerchi le parole giuste l'attimo di usarle se ne va, porca miseria. E il peggio è che ne dovrai trovare delle altre perché le tue parole sono appena state usate da chi quell'attimo non l'ha perso. Mentre le cerco nel vocabolario dei sinonimi e dei contrari, sorrido alla striscia di Calvin e auguro a tutti un meraviglioso tentativo di fuga dagli obblighi del nuovo giorno, che vada bene o meno conta poco. E' bello pensare semplicemente al momento in cui ci si proverà
domenica 6 maggio 2007
il guardiano di greggi

Un giorno che Dio stava dormendoe lo Spirito Santo svolazzava,egli andò alla cassa dei miracoli e ne rubò tre.Con il primo fece sì che nessuno sapesse che lui era fuggito.Con il secondo si creò un Cristo eternamente umano e bambino.Con il terzo creò un Cristo eternamente in crocee lo lasciò inchiodato alla croce che c'è in cieloe che serve di modello alle altre.Poi fuggì verso il solee scese con il primo raggio che gli capitò.Oggi vive con me nel mio villaggio.E' un bambino bello di riso e naturale.Si pulisce il naso al braccio destro,sguazza nelle pozzanghere,coglie i fiori e li ama e li dimentica.
Riportare tutta la poesia sarebbe un problema, anche per la mia mano che va sgonfiandosi, ma che ogni tanto torna a pizzicare, questi sono i versi più belli, dove si legge la semplicità di gesti importanti. E di gesto in gesto chissà quali saranno i gesti rituali così magnificenti e posticci che si faranno nelle chiese proprio in questa mattinata, dentro a architetture così scompensate e sontuose che malamente si adeguano ad un abbraccio o ad un gesto di pace. Bisogna invocarlo il gesto di pace là dentro. E una volta invocato ci si sente meglio tutti, senza capire la stupidità della cosa, di quel timore imposto dall'alto che ormai sovrasta il parlamento, i concerti e i diritti di molte minoranze. Senza semplicità si vogliono esseri cantare la gloria, invece di esistere e basta come degli esseri in quanto tali senza che siano anche cantanti.
e godendo del nostro comune segretoche è di sapere dappertuttoche non c'è mistero nel mondoe che tutto vale la pena.
Ma basta chiacchiere vado a fare un po' di fatti con qualche pagina da studiare e i lavori da consegnare domani. Buona domenica a tutti
giovedì 3 maggio 2007
Ci sono anch'io

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