
Il gatto giace stecchito, al di là delle porte chiuse l'aria condizionata impazza e il timore di ripercussioni funeste sul mio delicato equilibrio respiratorio mi preoccupa. A dirla tutta non sento tutto questo caldo di cui si parla, consumo birrette chiare e leggere con la facilità di un'idrovora, ma mi sento bene. L'unica cosa assillante sono le mille domande che continua a farmi da ieri sera la mamma, domande apparentemente inutili e fastidiose, che appena proposte annoiano anche lei che così evita di ascoltare la mia risposta. Non capisco perché lo faccia, sa che non sopporto 'sta cosa, lo sa e si ostina a continuare. Tutto è iniziato con il trasloco di mia sorella nel Folignate, credo che fondamentalmente le manchino i figli, così evito di risponderle male e mi concentro sulla cucina. Ho deciso che da grande sarò un cuoco superbo, ho deciso anche che inizierò a pubblicizzare su queste pagine la mia attività culinaria. Oggi apro la nuova rubrica con il pesto, sperimenterò la ricetta tra Grottaferrata e Rocca di Papa in settimana, da una rapida ricerca nella rete credo di potercela fare. La pasta e i primi sono dei piatti abbastanza semplici da cui partire, il pesto sembra anche uno dei più semplici. Presunti esperti dicono che basti basilico, parmigiano, pecorino, olio, sale e pinoli. Sembra facile, sono convinto di potercela fare. La mamma però passa e smonta sul nascere queste velleità culinarie, si mette a ridere con presunzione e non mi incoraggia. Ma non dovrebbe funzionare diversamente l'educazione di un figlio? Comunque ce la farò, stupirò tutti e sfornerò cucine prelibate. Comincerò a prendere spunto dalla cena di questa sera, ancora sospesa in un'attesa che data l'ora lascia un'ombra di preoccupazione, domani forse scriverò qualcosa di più interessante. Domani...